Al termine della convincente vittoria, seppur di misura, contro l’Acireale, il mister del Catania, Giovanni Ferraro, commenta con soddisfazione la prova dei suoi ragazzi, che consente di raggiungere i 35 punti in classifica e di allungare sulla Vibonese, fermata con un pari in casa dalla Sancataldese, prossimo avversario dei rossazzurri, e sul Lamezia Terme, che non ha disputato la sfida in trasferta contro il fanalino di coda Mariglianese per via della positività al Covid di alcuni giocatori tra i campani.
Durante la conferenza stampa post partita il tecnico rossazzurro ha detto riguardo ad alcuni errori a centrocampo, alle occasioni sprecate per chiudere il match e all’arbitraggio che ha lasciato desiderare: “Quando una squadra nel secondo tempo ha 3-4 palle gol, non le sfrutta e poi c’è un recupero molto lungo si può rischiare poi di prendere gol allo scadere. In questo dobbiamo essere più bravi a chiudere le partite considerando anche che ci sono stati alcuni episodi in cui non ci è stato fischiato il calcio di rigore. Se eravamo un po’ più bravi e ludici e avevamo un po’ più di fortuna parlavamo di una partita diversa. Però faccio i complimenti all’Acireale perché è una squadra ben allenata e che ha tenuto bene il campo. Loro volevano fare una partita di questo spessore e l’hanno fatta, però noi siamo il Catania, abbiamo vinto, ci godiamo questa vittoria e poi da martedì si pensa alla prossima”.
Jefferson è subentrato nel secondo tempo, ma questa volta non è stato decisivo nel chiudere la partita come altre volte. “Ha avuto un paio di palle da poter giocare – ha concluso il mister rossazzurro –, ma è stata una partita maschia, sempre molto fisica e basata sui contrasti. Si vedeva che l’Acireale ci teneva ai contrasti e ha fatto una prestazione importante come ogni squadra quando viene a Catania. Oggi per loro era la partita della vita e noi abbiamo sempre una squadra che ci vuole battere e che mette quel qualcosa in più. Noi ci alleniamo per questo perché siamo stati chiamati qui per portare un risultato importante, ovvero vincere questo campionato. Undici vittorie e due pareggi vogliono dire che il Catania sta mantenendo quello che aveva previsto la società e quello che vogliono i tifosi. Alla fine bisogna guardare le classifiche a fine campionato. Faccio i complimenti a tutti e questo è lo spirito per la Serie D, dove i campionati si vincono nei mesi di aprile-maggio”.
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