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Centro Servizio Volontariato Venezia, avviso manifestazione di interesse per nuovi progetti per persone anziane o con disabilità

Pubblicato il 9 Maggio, 2023

9.5.2023 – Studiare servizi innovativi per rivoluzionare l’assistenza alle persone anziane e disabili. I risultati delle più recenti iniziative promosse dal Centro di servizio per il volontariato di Venezia hanno confermato che la chiave del welfare del futuro è l’innovazione. A fronte di questa consapevolezza il Csv lancia una nuova doppia chiamata ai volontari veneziani.

Sono stati pubblicati gli avvisi di manifestazione di interesse per l’attivazione di reti di enti del terzo settore nell’ambito di due iniziative: la prima, intitolata “Protagonisti del cambiamento”, punta a progettare forme innovative di welfare per l’inclusione sociale e la promozione del protagonismo degli anziani e delle persone con disabilità; la seconda è per l’apertura di nuove “Portinerie di quartiere” nel territorio di città metropolitana di Venezia. 

Il Csv di Venezia vuole quindi individuare reti di Organizzazioni di volontariato (Odv) e Associazioni di promozione sociale (Aps) del territorio metropolitano disposte ad attivarsi, con il coordinamento e le risorse messe a disposizione dal centro.

“I tempi cambiano e, da centro di sviluppo del territorio, stiamo provando con mano come le soluzioni più efficaci, in ottica di welfare, siano quelle che partono da una nuova analisi delle esigenze per studiare servizi mirati e innovativi – commentano il presidente del Csv di Venezia, Mario Morandi, e il direttore generale Ketty Poles -. Con questa consapevolezza abbiamo deciso di promuovere nuovi progetti e lanciare un’altra chiamata alle realtà del terzo settore che vorranno mettersi in gioco, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita di coloro che hanno bisogni speciali. I progetti dovranno affrontare le sfide più pressanti che le persone anziane o disabili affrontano quotidianamente, cercando soluzioni nuove per contrastare l’emarginazione e le disuguaglianze, migliorando la loro indipendenza, la loro mobilità e la loro qualità della vita e potranno riguardare l’assistenza domiciliare, la mobilità, la tecnologia e altre aree che rendono più semplice la quotidianità alle persone fragili e alle loro famiglie”.

Ecco le due iniziative alle quali è possibile aderire

1 “Protagonisti del cambiamento”. Alla manifestazione di interesse possono partecipare Odv e Aps con sede legale ed operativa nella città metropolitana di Venezia, iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts) che non abbiano già in corso finanziamenti per progetti in co-progettazione con il Csv di Venezia (o che li abbiano rifiutati). 

I progetti dovranno riguardare percorsi di inclusione lavorativa o formazione per le persone con disabilità o di valorizzazione o di promozione dell’invecchiamento attivo per gli anziani, per la prevenzione delle condizioni di fragilità e non autosufficienza.

Per fare alcuni esempi, si pensa per esempio allo sviluppo di abilità manuali nell’agricoltura o nell’accudimento di animali domestici per dare nuove opportunità lavorative alle persone con disabilità o a percorsi per la cura della memoria o degli spazi interni o dei giardini per contrastare il decadimento cognitivo degli anziani.

CAVV – CSV di Venezia, tramite il servizio di supporto ed avvio progettuale, intende realizzare, in collaborazione con gli Enti selezionati, in totale un massimo di 6 azioni sperimentali.

“Con l’aumento delle aspettative di vita, conseguenza delle conquiste della medicina e di cambiamenti culturali, sociali e demografici, si sta verificando un aumento costante delle persone in età avanzata e delle persone con disabilità, con un picco previsto entro i prossimi vent’anni – aggiungono Morandi e Poles -. Dobbiamo quindi farci trovare pronti a intervenire uno scenario di rapida evoluzione della domanda di servizi a garanzia del diritto alla salute e all’assistenza, che dovranno seguire l’evoluzione dei bisogni ed essere sempre più personalizzabili, complementari alla famiglia, nonché legati alla comunità, anche per sopperire alla crescente rarefazione delle reti familiari, collaborando anche con strutture sanitarie e centri diurni”.

2 “Portinerie di quartiere”

I risultati ottenuti nelle tre portinerie già attivate a Mestre, Venezia e Chioggia sono noti: le realtà che offrono servizi di vicinato e sostegno nelle pratiche digitali ma anche intrattenimento per le persone sole in un anno hanno intercettato più di 1500 persone (il 75% ha più di 70 anni) organizzando oltre 200 appuntamenti culturali e di animazione.

Le nuove Portinerie di Quartiere, da attivare in altri comuni o in altri quartieri del capoluogo, promuoveranno azioni di contrasto alla solitudine involontaria dovuta al fenomeno dell’impoverimento delle reti primarie familiari e amicali e “costruiranno comunità”, rianimando i quartieri con progetti collettivi che rivitalizzino i concetti di vicinato e condivisione.

Obiettivo delle Portinerie di Quartiere è creare spazi in cui riportare le relazioni umane al centro della società; sostenere i soggetti e le famiglie in situazione di difficoltà economica e sociale; garantire servizi di prossimità e animare i quartieri.

Gli interessati potranno presentare la propria candidatura (in modalità capofila o di ente partner) attraverso i moduli pubblicati nel sito del Csv di Venezia, con i dettagli delle iniziative, i requisiti di partecipazione e le modalità di selezione tramite punteggio. C’è un mese di tempo: il modulo di candidatura comprensivo di tutti gli allegati dovrà essere inviato tramite pec all’indirizzo  csvvenezia@pec.it  entro il 10 giugno 2023

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