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Choc sulla nave: passeggero muore in crociera, lo conservano in un posto assurdo

Pubblicato il 21 Aprile, 2023

La Celebrity Cruises, compagnia di crociera fondata nel 1988 a Miami, è stata citata in giudizio per un fatto davvero increscioso che si sarebbe verificato a bordo di una nave da crociera. Il cadavere di un uomo, morto durante il viaggio, sarebbe stato lasciato per ben 6 giorni all’interno di un frigorifero destinato in realtà alla conservazione delle bevande a bordo.

L’uomo in questione è Robert Jones, 78 anni, e la famiglia composta dalla moglie e dai figli ha presentato denuncia lo scorso mercoledì al tribunale federale della Florida accusando l’azienda di aver conservato in modo improprio il corpo dell’uomo che è andato in decomposizione.

Muore in crociera, la “conservano” in una frigorifero per bevande: i dettagli dell’agghiacciante vicenda

Robert Jones, durante la crociera, è stato colpito da un infarto che ne ha provocato la morte. La compagnia ha proposto alla moglie, Marilyn Jones, due opzioni: rimuovere il corpo dalla nave a San Juan, Porto Rico, oppure lasciarlo a bordo della nave fino a quando non avesse raggiunto Fort Lauderdale, in Florida, 6 giorni dopo.

Secondo l’accusa la compagnia avrebbe fortemente sconsigliato alla donna la prima opzione, ma solo perché non c’era un obitorio funzionante a bordo, inducendola a scegliere la seconda, cosa che poi ha fatto.

Non avendo un obitorio funzionante, la compagnia avrebbe quindi suggerito alla donna di lasciarlo sulla nave, ma l’avrebbero conservato in una cella frigo, che però non era sufficientemente fredda per conservare adeguatamente la salma.

Ma perché la compagnia avrebbe nascosto il fatto che l’obitorio non fosse funzionante? Poiché, secondo la normativa, le navi da crociera sono obbligate a tenere a bordo un obitorio, poiché durante i viaggi che durano diversi giorni può capitare purtroppo che si verifichino dei decessi, com’è realmente accaduto.

Quando il corpo è stato restituito alla famiglia, era in avanzato stato di decomposizione. La moglie, i figli e i nipoti dell’uomo sono pronti a dar battaglia e hanno chiesto un risarcimento pari a un milione di dollari.

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