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Cinque Terre, lascia una mancia da 1.800 euro. I camerieri restano senza parole

Pubblicato il 21 Agosto, 2023

Nell’estate degli scontrini pazzi, che ha suscitato la reazione furiosa di Michele Ruschioni, fondatore della pagina “Braciami ancora”, c’è anche chi decide di lasciare delle mance da capogiro.

A Monterosso al mare, nelle Cinque Terre, uno sceicco ha infatti deciso di lasciare una mancia da favola allo staff, ben 1.800 euro, poiché evidentemente ha gradito sia i piatti sia il servizio ricevuto.

Una lauta mancia

L’episodio ha avuto luogo nel ristorante “Miky” di Monterosso al mare, dove uno sceicco ha lasciato la bellezza di 1.800 euro come mancia.

A quanto pare il facoltoso cliente era in vacanza in Liguria a bordo del suo lussuosissimo yacht lungo 150 metri e ha deciso di fare tappa da “Miky” per godersi una buona cena.

La vicenda è stata raccontata proprio dalla titolare del locale, Sara Delfina, che ha snocciolato i dettagli ai microfoni del Corriere: “Ha inviato i suoi chef in avanscoperta, poi è venuto a cena la sera stessa con una ventina di persone”.

Evidentemente lo sceicco voleva sondare prima il terreno e, stando alle parole della titolare, ha gradito tutte le specialità di pesce del ristorante: “Hanno ordinato molti dei nostri piatti più tradizionali, assaggiando tra le altre cose gamberi rossi di Santa Margherita, triglie, acciughe di Monterosso e scampi.

Per quanto riguarda i primi, hanno scelto i ravioli ripieni di seppioline in zimino, le linguine con calamaretti e vongole e l’immancabile pesto alla genovese, che in tanti a tavola erano curiosi di assaggiare”.

Tutti i piatti sono stati evidentemente graditi dello sceicco, che ha deciso di ricompensare il personale con una mancia di ben 1.800 euro. I camerieri hanno sgranato gli occhi poiché, probabilmente, in vita loro non hanno mai ricevuto una mancia così generosa, ma della quale sono stati sicuramente contenti.

Una storia che stride con l’episodio verificatosi a Saint Tropez, dove un cliente è stato rincorso dai camerieri per una mancia di 500 euro, ritenuta troppo bassa dal personale, che doveva essere invece di almeno 1.000 euro.

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