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CNA AL SALONE NAUTICO, GRANDE SUCCESSO PER AMMIRARE ARTI E MESTIERI FONDAMENTALI PER LA RIPARTENZA

Pubblicato il 31 Maggio, 2021

Nei 750 metri quadri esposte alcune tra le barche caratteristiche della tradizione veneziana.

Paladini, Direttore CNA Venezia Centro Storico: «Una presenza essenziale per affermare la centralità della Venezia produttiva. Orgogliosi di esserci.»

Ribon, Segretario CNA Veneto: «Fra tradizione e innovazione, una opportunità importante per tutelare le maestranze artigiane e dare nuovo impulso all’occupazione.»

31.5.2021 – Un appuntamento importante quello del Salone Nautico L’arte navale torna a casa, in programma all’Arsenale di Venezia dal 29 maggio al 6 giugno. Inaugurato nel 2019, è quest’anno di fatto alla seconda edizione dopo la pausa forzata a causa del Covid.

In questa edizione, simbolo di una ripartenza vitale per tutto il settore, sono 220 le barche esposte, con oltre 160 espositori. Uno spazio importante, circa 750 metri quadri, è riservato allo stand di CNA quale realtà tra le più rappresentative del territorio. Nei primi giorni di apertura del Salone, flusso di visitatori pressoché ininterrotto negli spazi allestiti dalla Confederazione, e numerosissime le richieste di informazioni agli infopoint, un premio per lo sforzo  organizzativo degli espositori  – oltre che dell’organizzazione –, che stanno contribuendo al successo di questa edizione del Salone allestita in un momento tutt’altro che facile.

La filiera che coinvolge moltissime maestranze tradizionali e alimenta un fatturato di decine di milioni di euro. Suggestivi i nomi delle corporazioni artigiane che da secoli tramandano antichi e preziosissimi saperi, patrimonio della tradizione e della storia di Venezia: Squerarioli, Fondidóri, Intagiadóri, Tapessièri, Caleghèri, Remèri, Fravi, Indoradóri, Baretèri. A cui si aggiungono i falegnami, i sarti e i pittori decoratori, tutte preziose abilità che contribuiscono a creare quel capolavoro noto in tutto il mondo che è la Gondola.

Lo stand CNA ospita il Consorzio della Cantieristica Minore veneziana, la realtà produttiva più importante di Venezia, e l’Associazione El Felze, associazione di tutela delle maestranze e dei mestieri che creano le Gondole.

Nell’ampio spazio per il Consorzio vi sono  le barche dello Squero Dei Rossi: una Sanpierota; due Barena e una Gondola esposte dal Cantiere Nautico Crea. Anche il Cantiere Tagliapietra ha portato altre due imbarcazioni.

Nello stand CNA vi è inoltre uno spazio dedicato al Progetto Venice Original con un punto informativo per i visitatori su tutte le opportunità turistiche e artigianali offerte.

«Una presenza essenziale per affermare la centralità della Venezia produttiva che non può prescindere dalle attività legate all’artigianato della cantieristica e del settore – afferma Roberto Paladini Direttore CNA Venezia Centro Storico –. La nostra presenza al Salone si basa sulla sostenibilità e conoscenza profonda della Laguna, e le barche, per materiali e tecniche di lavorazione, si sposano perfettamente con il nostro territorio. Siamo depositari di una eccellenza riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, orgogliosi di esporla in questa importante edizione del Salone. Anche durante lo scorso anno queste imprese della nautica, tra le molte difficoltà, si sono spese per rimanere aperte: un forte segnale di resistenza. E questo evento rappresenta per Venezia un elemento simbolico di ripartenza. Per noi è molto importante esserci e contribuire al successo del Salone.»

«La tutela di queste antiche maestranze, vitali allora come oggi per l’economia del nostro territorio – commenta Matteo Ribon Segretario CNA Veneto  – è fondamentale per la ripartenza economica e per dare nuovo impulso all’occupazione. Non va dimenticato che è non solo una opportunità culturale importantissima per tramandare una tradizione di arti e mestieri caratteristica dei nostri artigiani, ma anche una vetrina tecnologica d’eccezione per presentare le innovazioni che stanno comunque caratterizzando gli artigiani 4.0. Per questo come CNA puntiamo sull’importanza della trasmissione ai più giovani di questi antichi mestieri, e della innovazione tecnologica già cardine importante del settore per valorizzare il ruolo dell’artigiano come soggetto portatore di un patrimonio di conoscenze ed esperienze da salvaguardare e trasmettere alle future generazioni.»

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