Pubblicato il 18 Novembre, 2022
Gli anni di pandemia hanno cambiato notevolmente le abitudini delle persone, in bene e in male, facendoci adottare un nuovo stile di vita e trasformando le nostre priorità. Se prima conoscevamo solo un modo per fare la spesa, ovvero recarci al supermercato e riempire il carrello con ciò che trovavamo tra le corsie, ora la situazione è ben diversa. Grazie ad Internet e alle nuove tecnologie, durante il lockdown ci si è avvicinati ad un nuovo modo di fare la spesa, ovvero tramite applicazioni mobile o con il ritiro a domicilio. In questo modo è stato possibile evitare il contatto con le altre persone, salvaguardando la propria salute e allo stesso tempo approfittando della comodità di un servizio efficiente e veloce.
Grazie all’anteprima volantino dpiu, è possibile visualizzare in anticipo i prodotti da acquistare, per realizzare una lista della spesa dettagliata. Può sembrare una cosa superflua, ma può essere molto vantaggioso scegliere i cibi da comprare con calma, selezionandoli in base ai piatti che vogliamo cucinare durante la settimana. Il web ci permette di prenderci tutto il tempo che vogliamo, aggiungendo i prodotti al carrello un po’ per volta, senza fretta e senza stress.
Digitale e spesa online, le novità
La pandemia ha cambiato i metodi tradizionali di acquisto, facendoci avvicinare ad una realtà nuova, che può presentare vantaggi e svantaggi, a persone e imprese. Se da una parte le nuove generazioni e le aziende tecnologiche apprezzano ciò che sta accadendo, dall’altra parte le vecchie generazioni e le imprese datate hanno difficoltà a rimanere al passo con i tempi. A causa del Covid, il processo di digitalizzazione è avvenuto troppo velocemente e ha lasciato molte persone in confusione e del tutto impreparate.
L’adozione del digitale è aumentata notevolmente in tutti i settori e continua ad evolvere. Chi pensava che dopo il periodo di lockdown tutto sarebbe tornato come prima si sbagliava di grosso, non è cambiata solo la mentalità delle persone ma anche il modo di fare business. Ciò che è stato non tornerà più: le aziende propongono il lavoro da casa o la modalità ibrida per i loro dipendenti, tanti lavoratori hanno deciso di investire nella carriera da freelance, c’è chi ha iniziato a viaggiare, chi si è trasferito e ha completamente stravolto la sua vita. La pandemia ha avuto un impatto significativo su tutti noi e bisogna fare in modo che le cose migliorino, senza tornare a soluzioni obsolete solo per una questione di abitudine.
La spesa viene fatta con più attenzione dopo la pandemia
In generale, le persone stanno sviluppando una maggiore consapevolezza e le aziende devono agire di conseguenza, proponendo articoli di valore. Oggi si spende con più attenzione e si dà priorità a bene essenziali come generi alimentari di qualità e prodotti per la casa, anziché vestiti, veicoli o oggetti di vario tipo. I prezzi però si sono abbassati durante il lockdown e quindi non si è più disposti a spendere come prima, soprattutto nell’ultimo periodo in cui sono aumentate anche le bollette e il costo della vita in generale. Le persone ad oggi preferiscono fare delle rinunce e acquistare prodotti online quando li trovano in promozione.
A causa della pandemia, molte persone provano ancora forte ansia al pensiero di uscire di casa e cercano in tutti i modi di svolgere attività casalinghe. Alcuni lavoratori hanno adottato la modalità smart working, gli studenti hanno preferito continuare con la formazione a distanza e anche la spesa riflette questo cambiamento. Si spende di più per il cibo, per prodotti dedicati alla casa o al giardinaggio, elettronica e software.
Leggi le altre notizie
-
Papa Francesco negli studi Rai: è la prima volta per un Pontefice (VIDEO)
-
Catania, comizio della Destra in diretta su RaiNews24, finirà in Vigilanza
-
“Gli orsi ci piacciono vivi ma anche nel piatto”, bufera per il video choc di Cruciani
-
Il VIDEO del funambolo Andrea Loreni tra i grattacieli di Milano: dal Bosco Verticale alla Torre Unicredit
-
Chiara Ferragni nuda su Instagram, haters scatenati: “Questa è pornografia”