Pubblicato il 12 Luglio, 2021
Obiettivo nell’ambito dei Comuni: “Favorire la rigenerazione sociale ed economica dei contesti caratterizzati da maggiore rilevanza dei fenomeni criminali”
La commissione regionale speciale Anticamorra e beni confiscati, con il presidente Gianpiero Zinzi, riunitasi stamattina nell’aula del Consiglio regionale della Campania, ha espresso parere favorevole, all’unanimità, al programma degli interventi approvato dalla giunta: due milioni di euro per il biennio 2021-2022.
Avviso pubblico ai Comuni
“Adotteremo un avviso pubblico, rivolto ai Comuni, – fa sapere Mario Morcone, assessore alla Legalità, Sicurezza, Immigrazione della Regione Campania – per il finanziamento di azioni finalizzate al recupero e alla rifunzionalizzazione delle aziende e degli immobili consegnati o da assegnare. I cui progetti avranno finalità istituzionali, sociali e produttive”.
Per ogni Comune l’importo massimo ammissibile sarà di 200mila euro.
Un’ulteriore misura di sostegno
“Applicheremo un’ulteriore misura di sostegno – aggiunge Morcone – per i soggetti assegnatari, di queste strutture, fino ad un massimo di cinquantamila euro”.
Regione Campania nel Consorzio Agrorinasce
Fondamentale è l’ingresso della Regione Campania nel consorzio Agrorinasce per rafforzare l’azione istituzionale, nell’avvio e nel rilancio, del progetto di valorizzazione del complesso agricolo “La Balzana” di Santa Maria La Fossa, destinato a parco agroalimentare dei prodotti tipici della Campania.
Politiche della valorizzazione e del riutilizzo
“Una delle politiche cui teniamo di più – spiega Morcone – è quella della valorizzazione e del riutilizzo sociale dei beni confiscati perché hanno un forte valore simbolico nella lotta alla criminalità organizzata e perché la Campania è la Regione che ha ottenuto i migliori risultati implementando anche l’occupazione”.
Rigenerazione sociale ed economica
“Favorire la rigenerazione sociale ed economica dei contesti caratterizzati da maggiore rilevanza dei fenomeni criminali, conclude l’assessore – rafforzare le competenze nella gestione dei beni confiscati, puntando su una governance interistituzionale e, infine, reimmettere nel circuito dell’economia legale le aziende sottratte alla criminalità, sono i punti principali della nostra mission“.