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Coppia vende una maschera a 150 euro, ma vale 4 milioni! L’affare del secolo lo fa il rigattiere

Pubblicato il 19 Dicembre, 2023

Gli anziani coniugi Fournier volevano fare un po’ di spazio in soffitta e così si sono liberarti di una vecchia maschera africana senza neanche lontanamente immaginare che valeva una fortuna. L’hanno infatti venduta a 150 euro al rigattiere che però a sua volta l’ha rivenduta alla cifra monstre di 4 milioni di euro.

I due coniugi, quando hanno appreso la notizia, si sono infuriati e hanno fatto causa al rigattiere sostenendo di essere stati ingannati. Il giudice però ha respinto la richiesta della coppia, dando ragione al rigattiere. Un caso molto controverso che ha richiesto addirittura l’intervento del presidente Emannuel Macron per evitare un incidente diplomatico col Gabon.

La maschera africana da 4 milioni di euro

I fatti si sono svolti in Francia e il pomo della discordia è stata un’antica maschera africana “Ngil”, realizzata dal popolo Fang del Gabon. La maschera ha un valore così elevato poiché, a quanto pare, in tutto il mondo ne esistono solo 10 esemplari.

La maschera di legno risale al XIX secolo e probabilmente fu acquistata in circostanze misteriose intorno il 1917 da René-Victor Edward Maurice Fournier, governatore coloniale francese e nonno dell’uomo che ha venduto il manufatto ligneo.

La coppia aveva fatto causa al rigattiere, chiedendo che le venisse riconosciuta almeno una parte della vendita, accusando l’uomo di aver celato il reale valore della maschera. Lo stesso commerciante però si è difeso sostenendo di aver scoperto solo in un secondo momento che si trattasse di un’opera così rara e preziosa. Anzi, si è difeso dimostrando la sua buona volontà offrendo alla coppia 300 euro, cioè la valutazione iniziale della maschera.

La decisione del giudice

Alla fine il giudice ha dato ragione al rigattiere, sostenendo che era compito della coppia informarsi sul reale valore della maschera e che invece è stata negligente nella valutazione del patrimonio storico e artistico dell’oggetto.

Le reazioni degli avvocati delle parti in causa chiaramente è stata molto diversa. L’avvocato del rigattiere ha commentato con una punta di amara ironia verso la coppia: “Quando hai a casa un oggetto del genere, dovresti essere un po’ più curioso prima di rinunciarci”.

Naturalmente la pensa diversamente l’avvocato della coppia, che ha esclamato con amarezza: “Il giudice ha creato un precedente. Lei o io dovremo ora chiedere a un professionista prima di andare da un altro professionista”.

L’incidente diplomatico

La questione però non è affatto finita qui, infatti il commerciante deve fare i conti anche con il Gabon, che ha chiesto l’immediata interruzione della vendita della maschera e la restituzione di un oggetto che gli appartiene di diritto.

I giudici hanno respinto anche questa richiesta, sostenendo che quando il nonno di Fournier acquistò la maschera, il Gabon era una colonia francese. Si stima che decine di migliaia di opere d’arte africane siano fuori dal continente africano e molte di esse furono rimosse durante l’era coloniale in condizioni poco chiare.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente francese Emmanuel Macron che ha chiesto la restituzione dell’arte africana dichiarando: “Non posso accettare che gran parte del patrimonio culturale di diversi paesi africani si trovi in ​​Francia”.

Foto: maschera generica Ngil

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