Covid-19 – “Non è più il tempo di un “lockdown totale” come a marzo ma bisognerà “stringere molto di più” e saranno necessarie norme “molto rigorose e dure”, d’intesa con tutte le forze politiche. Erano le parole del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, ieri mattina, durante un’intervista, nel corso della quale confermava il vertice in videoconferenza con i presidenti delle Regioni italiane, Anci e il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario all’emergenza Domenico Arcuri per fare il punto sulle nuove misure per contenere la crescita del virus.
Intanto, da ieri sera, sta circolando una bozza del nuovo decreto che il governo potrebbe diffondere entro la fine del weekend: tra le ipotesi al vaglio, la chiusura dei locali nei weekend per tutta la giornata, mentre durante la settimana le serrande di bar, pub, ristoranti e negozi dovrebbero abbassarsi alle 18, ma lasciando libertà di spostamento ai cittadini. Bar, ristoranti e gelaterie, inoltre, saranno chiusi però del tutto la domenica e i festivi. Il massimo di persone che si potranno sedere al tavolo è di 4, e dovranno essere conviventi.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni, ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto. Sempre ai cittadini viene, però, raccomandato di non spostarsi dal proprio Comune se non per ragioni di lavoro o necessità, ma non si tratta ancora di un divieto.
A scuola, lezioni in aula soltanto per i più piccoli: l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione (materna, elementari e medie) e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. I ragazzi delle superiori dovranno invece affidarsi alla didattica a distanza con queste proporzioni: 75% collegati via web, 25% in aula, a rotazione.
Sospesi i concorsi pubblici e privati, esclusi quelli per il personale sanitario e della protezione civile. Salve, inoltre, “le procedure in corso e quelle per le quali esistono specifici protocolli organizzativi validati dal Comitato tecnico scientifico”.
Stop anche a cinema, teatri, sale da concerto, sale bingo gioco e scommesse, palestre, piscine e centri estetici. Le discoteche resteranno chiuse. Niente da fare neanche per le sale gioco, slot e parchi di divertimento.
Tra le righe della bozza del nuovo Dpcm spunta una “forte raccomandazione” a non spostarsi dal proprio comune di residenza se non per motivi di lavoro o salute. Non sarebbe prevista, almeno per il momento, un’autocertificazione.
Stretta anche sulle feste private in casa: se prima si raccomandava di non superare i 6 ospiti, ora si chiede di non aprire la porta di casa a persone diverse dai conviventi. Stop alle feste dopo matrimoni, cresime, comunioni ed altre cerimonie religiose o civili.
Si tratta solo di una bozza e fonti governative sostengono che le misure potrebbero cambiare, ma il nuovo Dpcm a cui sta lavorando il governo contiene misure drastiche soprattutto per quel che riguarda le attività produttive e commerciali e l’ennesima “stretta pesante” fa paura e ci impone sacrifici, ulteriori, ma per il bene collettivo.
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