Pubblicato il 31 Marzo 2021
Sono circa 1,2 milioni i lavoratori agricoli dipendenti impegnati nelle campagne italiane in quasi 200mila aziende agricole che contribuiscono a fare dell’agricoltura italiana la prima per valore aggiunto in Europa. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere solidarietà alla mobilitazione dei lavoratori agricoli in piazza per il presidio convocato dai sindacati confederali di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. Su questa linea piena condivisione – sottolinea la Coldiretti – sulla necessità di imprimere un’accelerazione importante e definitiva alla chiusura delle trattative sui contratti provinciali per gli operai agricoli, assicurando ai collaboratori delle nostre imprese quelle necessarie garanzie di riconoscimento di professionalità. Anche l’ipotesi di inserire nella prossima riforma della Politica agricola (Pac) una clausola di condizionalità per subordinare gli aiuti, alle imprese agricole che applicano e rispettano i contratti collettivi – precisa la Coldiretti – rientra in questa logica. Grazie ai lavoratori agricoli e al costante percorso di qualificazione l’agricoltura Made in Italy è diventata la più green e può contare – riferisce la Coldiretti – sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare con 313 specialità Dop/Igp/Stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, la leadership nel biologico con circa 80mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari. Una realtà determinante che va sostenuto – conclude la Coldiretti – per garantire la fornitura di alimenti alla popolazione in un mercato sconvolto dalla riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza a causa della pandemia da Covid.