Ci sono voluti 13 anni per arrivare alla sentenza che, di fatto scagiona Cristiano Ronaldo dall’accusa di stupro di Kathryn Mayorga. Il verdetto della sentenza emesso dal giudice Jennifer Dorsey alla fine del processo in sede civile, stabilisce – infatti – che Mayorga e il suo staff legale si sarebbero “comportati in malafede“. La donna accusava CR7 di violenza sessuale per presunti fatti risalenti al 2009 ma l’uso di documenti riservati “rubati” dallo staff degli avvocati della ex modella avrebbero – secondo il giudice – “contaminato” il caso irrimediabilmente.
La severità del verdetto è stata espressa nelle 42 pagine elaborate dal giudice Dorsey, che nega la possibilità di appello per lo staff di avvocati della Mayorga, guidati dal legale Leslie Mark Stovall. “Trovo che l’uso continuato di questi documenti sia in malafede, perché i documenti sottratti indebitamente e il loro contenuto riservato sono stati intessuti nel contenuto delle affermazioni della Mayorga”, si legge nella sentenza della giudice che, addirittura, dice: “Le dure sanzioni sono meritate“. Kathryn Mayorga, aveva fatto causa a Cristiano Ronaldo per 200 milioni di dollari dopo aver ricevuto già 375mila dollari dal campione portoghese prima del processo. (Nella foto d’apertura un’immagine postata dal campione, di recente, sul suo profilo Instagram)
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