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Divieto di fumo esteso anche per chi svapa? Al via le consultazioni del Ministero della Salute.

La legge antifumo, introdotta in Italia nel 2005, ha l’obiettivo di proteggere la salute dei non fumatori e di ridurre i danni causati dal fumo passivo.

Pubblicato il 27 Marzo, 2023

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di utilizzatori di sigarette elettroniche, i quali hanno evidentemente trovato nello svapo una alternativa meno dannosa del fumo tradizionale. La legge antifumo, introdotta in Italia nel 2005, ha l’obiettivo di proteggere la salute dei non fumatori e di ridurre i danni causati dal fumo passivo. La legge prevede il divieto di fumare in luoghi pubblici e in luoghi di lavoro chiusi, oltre a regole stringenti per la pubblicità dei prodotti del tabacco. Se la legge antifumo venisse estesa alle sigarette elettroniche, ci sarebbe un divieto di fumare anche in luoghi pubblici e in luoghi di lavoro chiusi per questi prodotti. Tuttavia, ci sono anche alcune preoccupazioni riguardo alla possibile regolamentazione che vuole equiparare il divieto di fumo (che per inciso, dovrebbe riguardare per l’appunto chi “fuma” e pertanto utilizza prodotti a base di tabacco combusto – sigarette tradizionali) al divieto di svapo negli stessi luoghi. Tra i medici sostenitori della sigaretta elettronica come strumento a rischio ridotto c’è chi afferma che la regolamentazione potrebbe ridurre l’efficacia delle sigarette elettroniche come strumento per smettere di fumare. Altri sostengono che la regolamentazione potrebbe essere difficile da applicare, dato che le sigarette elettroniche sono spesso utilizzate in luoghi pubblici e di lavoro e danno solitamente molto meno “fastidio” non producendo fumo ma semplice vapore quasi sempre aromatizzato. La regola dice che l’educazione in questo caso dovrebbe far da padrona: chi svapa non dovrebbe dar fastidio a chi gli è vicino in quel momento, sarebbe pertanto opportuno che durante l’uso di una sigaretta elettronica ci si assicuri che il vapore prodotto non vada a disturbare nessuno. Sarebbe probabilmente bastato questo. La reazione del Ministero della Salute però, il quale ha già regolamentato da anni i liquidi per sigaretta elettronica (per chi non lo sapesse, in Italia tutti i liquidi per sigarette elettroniche sono sotto Monopolio di Stato e vengono comunicati al Ministero della Salute almeno sei mesi prima dell’immissione sul mercato italiano) non si è fatta attendere e così gira  l’ipotesi che il divieto di fumo vorrebbe essere esteso anche a chi svapa. Dopo alcune anticipazioni che vennero dallo stesso Ministro, a inizio di Gennaio, in era pervenuta una sorta di frenata dal Ministero nonché da parte del Viceministro in essere. In realtà infatti, veniva affermato come non vi fosse nessuna bozza ufficiale già sul tavolo ministeriale ma solo un lavoro che si stava conducendo a livelli di ufficio, in più aggiungendosi come sulla sigaretta elettronica, nello specifico, fosse aperta una fase di riflessione. A distanza di qualche settimana da quel momento, non sono arrivate ulteriori novità. Ciò che pare certo è che il divieto di utilizzare sigarette classiche sarà certamente esteso anche ad alcuni luoghi all’aperto a pubblica frequentazione: sicuramente presso i tavolini esterni di bar e ristoranti, ma anche presso parchi pubblici o luoghi che possano favorire l’aggregazione di più persone come le fermate dei mezzi pubblici. Comunque il fumo è vietato, sempre e comunque, in presenza di donne in evidente stato di gravidanza e di bambini.

Nello specifico invece, per quanto riguarda la sigaretta elettronica, aspetto sul quale si era espresso anche il ministro Matteo Salvini che si era domandato se fosse effettivamente utile equiparare lo svapo al fumo tradizionale, visto che per la scienza non sono la stessa cosa. La sensazione  potrebbe essere che la parte della norma sulle sigarette elettroniche potrà essere addolcita rispetto alle previsioni iniziali. Secondo un recente sondaggio condotto tra chi utilizza liquidi vaporart (tra i più scelti in Italia) sembra essere un comportamento comune fare attenzione a non dar fastidio mentre si svapa anche se si è all’aperto, è una questione di educazione e di buon senso. Insomma, gli svapatori sembrano essere già consapevoli dei comportamenti da adottare quando si parla di divieti di fumo e ben propensi a rispettare tale divieto anche nel caso in cui venisse esteso alle sigarette elettroniche.

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