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Un giro di droga per oltre 18 milioni di euro.

“Fatemi passare, una donna incinta è stata aggredita”, ma doveva solo comprare uno Swatch

Pubblicato il 4 Aprile, 2024

Il desiderio di mettere le mani su quel prezioso Swatch in edizione limitata è stato fatale per un carabiniere, che ora rischia il processo per la sua “bravata”, se così la si vuole chiamare. L’appuntato dei carabinieri si trovava in servizio ma, approfittando del suo ruolo istituzionale, superò una lunga fila di persone per acquistare un orologio in edizione limitata della Swatch.

I fatti

I fatti risalgono al 2022 e si sono svolti nel punto vendita Swatch di via Roma a Torino. In quel periodo la Swatch stava vendendo un orologio realizzato con Omega, un pezzo pregiato ed esclusivo venduto a pezzi limitati. Per questo motivo fuori al negozio si creò una lunga fila di clienti desiderosi di acquistare quell’esemplare raro che il carabiniere voleva assolutamente avere.

Per superare quella lunga fila finse dunque che doveva soccorrere una donna incinta aggredita, un gesto per il quale ora rischia di essere processato per concussione. Con lui era presente un vicebrigadiere, già condannato a 2 mesi e 15 giorni di reclusione poiché secondo i giudici, nonostante il grado superiore nella scala gerarchica, non aveva impedito all’appuntato di compiere quel gesto illecito.

L’appuntato aveva anche chiesto di uscire dal processo con un periodo di messa alla prova, richiesta che però è stata respinta dal tribunale. Il vicebrigadiere è stato già assolto dall’accusa di peculato, ma è stato dichiarato responsabile di interruzione di pubblico servizio collegata alla violata consegna.

Secondo le autorità i due militari della stazione Monviso era usciti di pattuglia e si erano fermati almeno due volte davanti al negozio, prima di compiere l’azione illecita. L’accusa in aula è stata sostenuta dal pm Giovanni Caspani.

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