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pfizer open day

This photo Illustration taken in Tehatta, India, on November 10, 2020 show the Pfizer's products. Pfizer's experimental COVID-19 vaccine appears to be working. The vaccine was found to be more than 90% effective, according to clinical results released by the company yesterday. (Photo Illustration by Soumyabrata Roy/NurPhoto via Getty Images)

Covid, mancano le dosi del vaccino Pfizer, il Lazio costretto a rivedere la campagna vaccinale

Pubblicato il 2 Luglio, 2021

Il Lazio si vede costretto a rinviare le prenotazioni dei vaccini a causa dei tagli nelle consegne delle dosi”.

Questa la dichiarazione, non proprio rassicurante, rilasciata dall’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ai colleghi del Corriere della Sera.

“Le difficoltà – spiega l’assessore – riguardano soprattutto Pfizer, il vaccino su cui si fa affidamento per l’80%. A Luglio ci sono meno dosi e questo nel Lazio avrà tre tipi di ripercussione: verranno interrotte le prenotazioni con Pfizer per i residenti con più di 17 anni”.  

“Verrà posticipato a dopo Ferragosto l’avvio della campagna vaccinale dai pediatri di libera scelta per i ragazzi tra i 12 e i 16 anni. E inoltre – ha spiegato l’assessore – verranno  spostate di una settimana tutte le prenotazioni della prima dose per chi aveva fissato la somministrazione dall’11 al 15 luglio. Non ci sono alternative anche per nel conteggio delle dosi a disposizione c’è da tenere in considerazione che si devono sempre poter garantire i richiami. Tutta la questione – ha spiegato ancora D’Amato – è legata, da un lato, al fatto che Pfizer a giugno ha anticipato un numero cospicuo  di fiale per contrastare la variante Delta, la cui consegna in realtà era programmata per luglio e agosto; dall’altro, anche alla mancata approvazione del tedesco Curevac. Vaccino a mRna, proprio come Modernae Pfizer, che sarebbe dovuto arrivare a fine giugno ma che essendosi fermato al 48% di efficacia, non ha superato i test di sicurezza. L’Italia ne aveva opzionati grandi quantità: circa 30 milioni di dosi”.

Nonostante i tagli D’Amato continua a ripetere che l’obiettivo resta sempre lo stesso: raggiungere l’immunità di gregge e quindi il traguardo del 70% della popolazione target vaccinata l’8 agosto. Una data che ancora oggi  –  ha ribadito – è realistica e realizzabile.

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