Addio a Enrico Panzera, l’angelo delle tartarughe

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“Oggi se ne va un caposaldo del nostro Centro Recupero. Niente sarà più come prima, perdiamo un Amico e un collega insostituibile. Vogliamo ricordarti nella tua ultima missione in Libano sempre in difesa delle tue amate tartarughe”.

Così, in un post su Facebook, il Centro Recupero Tartarughe Marine.

Grave lutto per tutto il mondo della conservazione e del recupero delle tartarughe marine Caretta caretta.

Un malore improvviso ha strappato via all’affetto dei suoi cari e di chi lo conosceva il biologo 31enne Enrico Panzera, un vero punto di riferimento per lo studio, la conservazione e il monitoraggio delle tartarughe al Museo di Storia Naturale e Centro di Recupero del Salento di Calimera.

Enrico si trovava a casa quando, sabato sera scorso, si è sentito improvvisamente male.

Sono stati allertati subito i medici del 118 che, purtroppo, non hanno potuto salvargli la vita.

La sua scomparsa improvvisa ha scioccato l’intera comunità di Calimera che si è stretta immediatamente attorno alla famiglia, alla compagna e ai colleghi.

“Enrico, componente della grande famiglia che vive il Museo quotidianamente, ci ha lasciati. Scusateci, ma siamo ancora increduli di quanto accaduto durante la notte, non ce la sentiamo di aprire. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, alla sua compagna e a tutte le persone che gli vogliono bene”, è scritto sulla pagina Facebook del Museo di Storia Naturale del Salento di Calimera.

La passione e le competenze di Panzera per le tartarughe marine si dividevano tra la didattica, portata avanti soprattutto tra le sale del Museo di Storia Naturale, e lo studio, il recupero e la riabilitazione dei rettili marini, che contribuiva a salvare e a monitorare sia al Centro di Recupero annesso al museo che sulle spiagge sabbiose del Salento.

Di recente, le competenze e l’esperienza del giovane biologo lo avevano portato a partecipare al progetto di cooperazione Blue Tyre: assieme al Centro di Recupero, a una delegazione del Comune di Tricase e al capo progetto del CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo), aveva fatto dono di un esemplare in resina di tartaruga alla città libanese di Tiro, grazie alla quale verranno realizzati training ed eventi di sensibilizzazione per i pescatori e la comunità costiera.

Nel corso delle ultime visite, erano stati avviati un osservatorio ambientale e un centro di recupero per tartarughe marine, fornendo tutti i mezzi e le competenze necessarie per monitorare i nidi e salvaguardare la specie lungo la costa del Libano.

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Redazione Nazionale

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