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Affitti e lavoratori in nero nel Salento. Dal settore turistico evasione di 140mila euro

Pubblicato il 7 Settembre, 2022

Irregolarità su affitti di case, prenotazioni di stanze nei b&b e pagamenti ai lavoratori. Una maxi evasione di 140mila euro scoperta dalla Guardia di Finanza che riguarda il settore turistico salentino in questi mesi estivi. Le fiamme gialle hanno potenziato i servizi di contrasto dell’evasione fiscale, con particolare attenzione agli affitti in nero e al lavoro irregolare. In tale ambito, i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno individuato 35 lavoratori totalmente privi del contratto di assunzione e altri 6 irregolarmente impiegati, nonché segnalato alle competenti autorità 8 imprenditori per una eventuale sospensione dell’attività esercitata, mentre sono 260 le ulteriori posizioni lavorative in corso di accertamento e controllo sull’intera provincia salentina. Nei luoghi a più spiccata vocazione turistica dell’area gallipolina, inoltre, sono stati eseguiti interventi per prevenire e reprimere il fenomeno degli affitti in nero. Il piano di controlli si colloca nell’ambito del potenziamento estivo per il contrasto a tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di accertare le locazioni non dichiarate al fisco relative a case, nonché a strutture ricettive extra-alberghiere, Bed and Breakfast, residence e affittacamere.

Evasione fiscale nel Salento, case pollaio e attività abusive

Nel corso delle ispezioni, inoltre, sono state riscontrate numerose irregolarità che hanno consentito, al momento, di accertare ricavi sottratti a tassazione per circa 140mila euro. Contestualmente, si è provveduto ad eseguire specifici controlli finalizzati a riscontrare casi di immobili affittati in precarie condizioni igienico-sanitarie (“case pollaio”). Nel basso Salento i finanzieri hanno, infine, scoperto due casi di attività abusiva di affittacamere/residence effettuate all’interno di un immobile e di una masseria, in violazione alle prescrizioni imposte dalla Legge Regionale Puglia n. 27/2013. Le numerose attività ispettive effettuate dalle Fiamme Gialle si collocano nel più ampio obiettivo strategico del contrasto all’evasione fiscale, quale grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza e la corretta allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento pubblico a favore delle fasce sociali più deboli.

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