« Torna indietro

Femminicidio nel Salento, accoltellò a morte l’ex fidanzata. Condannato all’ergastolo

Pubblicato il 15 Febbraio, 2022

Dopo più di un anno dal femminicidio nel Salento che vide l’assassinio della giovane Sonia Di Maggio, arriva una sentenza che cerca di fare quantomeno parziale giustizia su quanto accaduto. Era l’1 febbraio di un anno e a Specchia Gallone, una frazione di Minervino di Lecce paesino situato nel Sud Salento, la povera allora 29enne fu ammazzata dal suo ex fidanzato che non si era rassegnato alla fine della loro relazione. Salvatore Carfora, infatti, decise che doveva fargliela pagare alla povera Sonia e la raggiunse, infliggendole una serie di coltellate e uccidendola. Dopo circa un anno da quest’efferato femminicidio nel Salento, ecco la sentenza tanto attesa.

Femminicidio nel Salento, la sentenza

La Corte di Assise di Lecce, infatti, ha condannato all’ergastolo Carfora, ma non solo. L’uomo è stato anche condannato al risarcimento nei confronti delle parti civili, tra cui la famiglia di Sonia, e all’isolamento diurno per un anno. Il 38enne di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, è stato ritenuto unico responsabile dell’assassinio di Sonia di Maggio avvenuto il 1 febbraio 2021. L’uomo, reo confesso, sorprese la donna per strada mentre passeggiava con l’uomo per cui lo aveva lasciato. “Sono andato a Minervino per dirle di tornare con me a Napoli, mi ha detto di no e ho perso la testa”. Queste le parole di Carfora in una precedente udienza, in cui l’uomo confessa la sua colpevolezza del femminicidio nel Salento. Per quelle 31 coltellate inferte a Sonia, il 39enne di Torre Annunziata è stato condannato con l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione, “essendosi appositamente recato da Napoli a Minervino di Lecce, armato di un coltello, allo scopo di cagionare la morte di Sonia Di Maggio”. La Procura ha contestato anche l’aggravante dei futili motivi, “per un abnorme stimolo possessivo nei confronti della vittima – si legge nelle carte – che era stata legata a lui in una relazione sentimentale ormai interrotta”. C’è poi anche l’accusa di stalking verso Sonia ed il nuovo compagno, al quale indirizzava messaggi telefonici del tipo: “Meglio che rinunci a Sonia, se no ti faccio fare una brutta fine…decidi bene”.

About Post Author