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Fermato senza patente il figlio di Rita De Crescenzo, la tiktoker urla: “Vergognatevi!”. 50 persone fuori la caserma

Pubblicato il 27 Gennaio, 2024

Rita De Crescenzo è una tiktoker napoletana nota per i suoi video e per le sue iniziative decisamente oltre le righe, come la colazione personalizzata al costo di 300 euro o l’affitto di un’ambulanza arrivata a sirene spiegate nel centro di Napoli per l’inaugurazione di un negozio di vestiti.

La tiktoker è ancora protagonista sui social, anche se questa volta non è lei la diretta interessata, ma uno dei suoi tre figli. Il ragazzo è stato sorpreso a bordo di uno scooter in via Caracciolo, multato dagli agenti del reparto Git Motociclisti perché senza patente.

I controlli

Durante una serie di controlli sul Lungomare di Napoli ieri mattina il reparto motociclisti della Polizia Locale ha fermato il ragazzo su uno scooter, di proprietà del padre, che indossava regolarmente il casco. Il problema è che non aveva mai conseguito la patente e su di lui pendeva una nota di rintraccio per una fuga dalla casa famiglia risalente ad un anno prima.

Il minorenne quindi è stato portato agli uffici della Polizia locale di via Santa Maria del Pianto, dove è rimasto fino a tarda sera, fino al trasferimento in una nuova struttura, individuata nella provincia di Caserta. Fuori alla caserma si sono presentate 50 persone insieme a Rita De Crescenzo, ma fortunatamente non si sono ravvisate ulteriori tensioni dopo l’arrivo dei carabinieri.

La rabbia di Rita De Crescenzo

La tiktoker, fuori dalla caserma, ha girato un video postato su TikTok urlando il suo dolore: “È una vergogna, si è smosso un esercito intero per mio figlio. Gli è stato tolto anche il telefono”.

@ritadecrescenzoreal

♬ suono originale – Rita decrescenzo

In un successivo video postato in mattinata ha poi aggiunto: “Ho sempre raccontato verità, mai bugia, ma ora i problemi sono tanti, il guaio è troppo grosso”.

Un episodio del genere era successo anche nell’agosto del 2022, quando un altro figlio di Rita De Crescenzo scappò da una casa famiglia a Battipaglia, in provincia di Salerno, dove era stato trasferito.

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