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Finti incidenti d’auto: maxi operazione dei carabinieri tra Lazio e Campania. In arresto anche medici ed avvocati

Tra gli indagati, 2 avvocati e 6 medici, soggetti gravemente indiziati di essere parte di un’associazione criminale operante in Campania

Pubblicato il 24 Ottobre, 2023

Vasta operazione tra Lazio e Campania (i militari hanno operato a Napoli, Aversa (CE), Minturno (LT), Melito di Napoli (NA), Curti (CE), Piano di Sorrento (NA) e Servigliano) dei Carabinieri della Compagnia Vomero nei confronti di 24 persone coinvolte in diverse attività illegali, comprese truffe assicurative, riciclaggio, indebita percezione del reddito di cittadinanza e furto aggravato. Tra gli indagati, 2 avvocati e 6 medici, soggetti gravemente indiziati di essere parte di un’associazione criminale operante in Campania.

Le Indagini e l’Associazione Criminale

Le indagini, condotte dalla Procura partenopea in collaborazione con la stazione Carabinieri di Napoli Marianella, sono state avviate dopo la scoperta di un materiale sequestrato in seguito a un’altra operazione avvenuta il 1 marzo. Queste investigazioni hanno permesso di raccogliere ulteriori indizi contro i nuovi indagati e di identificare un’associazione criminale attiva in Campania per oltre un decennio.

Modus Operandi

Il modus operandi dell’associazione prevedeva una fase iniziale di pianificazione, durante la quale venivano individuate le parti coinvolte, inclusi finti testimoni, medici compiacenti e pronti soccorsi da cui ottenere referti medici falsi per lesioni inesistenti. In seguito, i medici nei centri diagnostici e poliambulatori completavano le visite successive e i carrozzieri preparavano documentazione falsa relativa ai danni ai veicoli coinvolti.

Gli avvocati istruivano le pratiche relative ai falsi sinistri stradali e coordinavano le dichiarazioni dei finti testimoni. In almeno due casi, sono state accertate dichiarazioni testimoniali da parte di soggetti poi risultati inesistenti.

Reati e Indebita Percezione del Reddito di Cittadinanza

Le indagini hanno portato anche al rilevamento dell’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di due indagati, per un importo totale di € 20.497,47.

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