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Fornelli accesi per Putin: ecco cosa succede

Pubblicato il 26 Marzo, 2022

#uncarroarmatoperputin. Esiste anche un hashtag del genere. Proprio così, recita in quel modo: un carro armato per Putin. Come se la guerra fosse un gioco, un passatempo da social, qualcosa da ridurre a un hashtag per radunare i compagni di merende che si divertono così, mentre si bombarda, si distruggono case, vite, si contano i civili i morti. E i bambini, tanti, troppi bambini, spenti per sempre o orfani o segnati indelebilmente, proiettati in un futuro di incubi che sarà difficile, se non impossibile soffocare.

L’hashtag è stato creato da simpatizzanti e sostenitori convinti di Vladimir Putin. Quelli che sono identificati con un termine ormai diventato d’uso comune: putiniani. Si chiede a chi la pensa come loro, quindi è d’accordo con l’invasione dell’Ucraina e quel che sta provocando, di accendere i fornelli o tenere il riscaldamento in casa al massimo per consumare quanto più gas possibile.

Così si raggiungerebbe lo scopo di sostenere Mosca con la bolletta del gas…

La geniale (…) strategia di chi aderisce a quest’iniziativa avrebbe l’effetto di aiutare la Russia grazie al metano, una delle poche materie prime che la Russia è ancora autorizzata a vendere.

E così, ecco un susseguirsi di foto di fornelli accesi, con tanto di famigerta “Z”, e amenità simili, per manifestare l’ardore putiniano… Ancora poche, fortunatamente, ma anche le briciole a volte danno fastidio, irritano. Eccome.

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