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Gatti nella spazzatura, tre su cinque muoiono. Condannato a nove mesi dal Tribunale

Pubblicato il 31 Gennaio, 2023

Dopo la storia dei gatti avvelenati a Nardò all’interno di una colonia felina, altra inquietante vicenda di animali maltrattati. Gatti nella spazzatura: ne erano stati gettati cinque e, purtroppo, tre di questi sono morti. Un uomo, che si è macchiato dell’orribile gesto, è stato condannato a nove mesi di reclusione dal Tribunale di Lecce. Il killer dei gattini è originario di Castrignano del Capo, ma residente a Patù, sempre nell’estremo sud della provincia di Lecce. Oltre ai nove mesi di reclusione, l’uomo è chiamato al risarcimento del danno all’Ente nazionale protezione animali che lo aveva denunciato costituendosi parte civile. La segnalazione dei gatti nella spazzatura era partita da una volontaria di un’associazione animalista di Salve. Quest’ultima aveva avvertito i carabinieri che, intervenuti subito sul posto, avevano acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di un negozio nelle vicinanze.

Gatti nella spazzatura, condannato a nove mesi. Ecco le motivazioni della sentenza

Incastrato dalle immagini dei gatti nella spazzatura, l’uomo è stato identificato, denunciato e rinviato a giudizio. Il Tribunale di Lecce, ora, lo ha condannato per maltrattamento di animali perché “per crudeltà e senza necessità, cagionava lesioni a cinque gattini, staccandoli brutalmente dalla madre, appena nati, ed abbandonandoli successivamente all’interno di un cassonetto della spazzatura, derivando da tali condotte la morte di tre di essi; con l’aggravante della morte degli animali”.

“Questa sentenza -afferma Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa evidenzia quanto sia importante denunciare i reati contro gli animali e farlo tempestivamente. Solo così è possibile soccorrere e salvare gli animali e allo stesso tempo assicurare alla giustizia le persone che sono responsabili di queste oscenità. Ringraziamo i carabinieri di Salve che sono intervenuti subito e hanno permesso di identificare e assicurare alla giustizia il colpevole”. 

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