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A Gaza “non è genocidio”: il presidente Roberto Cenati si dimette dall’Anpi

Pubblicato il 2 Marzo, 2024

Roberto Cenati, presidente dell’Anpi di Milano dal 2011, si è dissociato dalla stessa associazione che aveva parlato di genocidio dopo la violenta reazione di Israele in risposta all’attacco di Hamas nella striscia di Gaza dello scorso 7 ottobre e in segno di protesta si è dimesso. Uno degli episodi più drammatici di questa sanguinosa guerra si è consumato pochi giorni fa, quando i soldati israeliani hanno sparato sulla folla uccidendo circa 100 persone che si erano ammassate intorno ai camion degli aiuti umanitari.

Le parole di Roberto Cenati: “Israele ha fatto un bagno di sangue, ma non accetto il termine genocidio”

Roberto Cenati al telefono con l’Ansa ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Il governo di estrema destra di Netanyahu, dopo l’ignobile attacco di Hamas, ha fatto un bagno di sangue uccidendo tantissime persone, fra cui bambini e donne, ma il termine genocidio va usato con delicatezza perché è lo sterminio programmato scientificamente di una popolazione”.

Pur ammettendo le responsabilità di Israele, Cenati si è dissociato dall’utilizzo della parola genocidio. Intanto la comunità ebraica ha comunicato di volergli tributare un’attestato di solidarietà per il lavoro che ha fatto in questi anni a favore del rispetto e della tolleranza, mentre il consigliere comunale Daniele Nahum vuole proporre Cenati per il prossimo Ambrogino d’oro.

Le dimissioni

Cenati, 71 anni, è iscritto all’Anpi dal 1997 e ha rilasciato le sue dimissioni “irrevocabili”. “Non discuto che la reazione di Israele sia esagerata ed eccessiva e abbia provocato migliaia di morti – ha spiegato il 71enne – ma, ripeto, non è un genocidio. L’Anpi nazionale ha usato questo termine estrapolandolo dall’istruttoria portata avanti dal Tribunale internazionale dell’Aja. Ma appunto si tratta di una istruttoria e non si è ancora giunti a una sentenza”.

In questi giorni a Milano ci sono state diverse manifestazioni dei “Giovani palestinesi” contro Israele, ma l’Anpi non ha mai aderito. “Non abbiamo mai partecipato a queste iniziative – ha spiegato Cenati – perché non condividiamo le loro posizioni, questo però non ha impedito che iscritti ad alcune sezioni vi abbiano in qualche caso preso parte”.

Cenati ha quindi evidenziato che sono “necessari un immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi”, aggiungendo di essere favorevole alla storica proposta di “due popoli e due Stati”. “Ma Hamas – ha concluso – vuole la distruzione di Israele e l’eliminazione degli ebrei”.

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