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Gelichi: “da Rimateria a Eco Eridania un epilogo che andava previsto”

Pubblicato il 22 Luglio, 2021

Apprendiamo che Eco Eridania potrebbe subentrare nella gestione della discarica Ischia di Crociano al posto di Rimateria. Punto e a capo, un epilogo che poteva essere previsto e sicuramente peggiorativo, per dare le soluzioni ambientali (pendenti) del territorio. La gestione della discarica da parte di Eco-Eridania con molta probabilità risolverebbe la questione occupazionale dei lavoratori di Rimateria Spa, che dopo le “rassicurazioni” del Sindaco e della Giunta, sono ad oggi senza stipendio e la chiusura dell’ex Asiu ma a questo punto, a quale prezzo per il territorio? Strano che il sindaco si sia dimenticato di far pubblicare le foto dell’incontro con Eridania, lui che di solito è molto solerte nell’informare i cittadini. Sulla questione Rimateria siamo dentro la disciplina delle procedure fallimentari, un percorso naturalmente giuridico di cui non possiamo trascurare gli effetti politici, quelli precedenti e quelli futuri. I due fallimenti di Asiu e di Rimateria hanno responsabilità politiche enormi, e portano con sé la perdita del controllo e della strategia da parte del pubblico su una materia delicata qual ’è quella dei rifiuti con evidenti riflessi sul territorio. Rimateria nasce con dei buoni propositi: risolvere i problemi ambientali di Piombino e sanare il buco di bilancio di Asiu. Nel percorso di Rimateria ci sono stati degli eccessi nella progettazione, a nostro giudizio più sbilanciati verso la parte privata che quella pubblica. Bastava raddrizzare il tiro, posto che i comuni e in modo principale quello di Piombino che è socio di maggioranza, attraverso Asiu Spa, socio di Rimateria Spa, avevano la facoltà di nominare il presidente di Rimateria con voto determinante sull’approvazione del piano industriale dovevano e potevano trovare, attraverso l’esercizio del controllo pubblico, una soluzione di equilibrio mantenendosi dentro l’alveo della giusta compensazione fra interesse pubblico e privato. Invece si è preferito andare a colpi di slogan, accarezzando la pancia del comitato di turno, di fatto rinunciando a qualsiasi forma di governo dei problemi, mettendo a rischio lo stesso Ente attraverso una causa pendente di Navarra nei confronti del Comune per condotta in contrasto con gli impegni sottoscritti, con una richiesta di un risarcimento per circa 25 milioni di euro. In buona sostanza, domani se andrà in porto il subentro annunciato, il Comune, dopo avere perduto la strategia e il controllo su Rimateria Spa per una totale assenza di visione politica, per risolvere i propri problemi ambientali, vedi “Li53 e 36 ettari”, “tipologia di rifiuti”, dovrà andare col cappello in mano a confrontarsi col “padrone”, come usa ancora definire il privato da queste parti, che legittimamente farà i propri interessi, approvando in piena autonomia i propri piani industriali e scegliendo il presidente mentre resterà in piedi la causa Navarra. Singolare che a poco più di un mese dalla dichiarazione di fallimento di Rimateria Spa, proprio l’ex presidente di Rimateria, Dr. Francesco Pellati, nominato del sindaco Ferrari, accompagni e presenti la nuova azienda, che dalle ceneri di Rimateria Spa, si propone per la gestione della discarica. Altrettanto singolare è scoprire che la stessa Eco Eridania detiene oggi il 75 % delle quote di Wecologistic, società che si occupa di rifiuti adiacente, alle discariche attuali. Due fallimenti politici, uno che ha portato il PD all’opposizione, il secondo peggiore del primo perché la soluzione per evitare il fallimento, purtroppo rifiutata, era stata indicata e prevedeva il ridimensionamento dei volumi di discarica. Ciò avrebbe consentito di chiudere e mettere in sicurezza la discarica. Ricordo a tutti che su questa vicenda a suo tempo anche l’attuale giunta ha fibrillato perdendo un assessore, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Se quest’amministrazione, aveva come obiettivo primario quello di impedire il proseguimento dei conferimenti in discarica senza dare risposte ambientali e ci sembra palese, visto l’immobilismo verso tutti gli altri problemi, a questo punto potrebbe lasciare il campo ad altre forze politiche che hanno veramente a cuore l’interesse generale di questa martoriata città e che preferiscono le soluzioni al populismo spicciolo. Riccardo Gelichi portavoce Amare Piombino

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