Pubblicato il 6 Dicembre, 2020
Ogni giorno dell’anno forniscono alimenti e medicinali, trasporti, assistenza fisica e psicologica ai malati e mille altri servizi ancora. E’ il momento di dire grazie ai milioni di persone – “un mondo a parte” come è stato definito – che prestano aiuto, senza voler niente in cambio anzi rimettendoci di tasca propria, agli altri in difficoltà.
La Giornata del Volontariato ha celebrato i suoi 35 anni. Istituita a suo tempo dall’Onu, è un modo di ricordare quanti dedicano tempo ai bisognosi con sentimenti di grande altruismo, in un mondo “buio” in cui l’egoismo la fa da padrone. I vettori che dirigono i volontari sono solidarietà e pace: quanto ce n’è bisogno?
Quest’anno un ringraziamento particolare – è il motivo clou della Giornata 2020 – a coloro che sono stati in prima linea “nelle risposte mediche, comunitarie e sociali” durante la pandemia. Hanno già evidenziato i meriti dei volontari sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità sia le associazioni internazionali che li raggruppano. E coloro che vogliono fare del bene sono sempre di più: la Croce Rossa ha visto aumentare significativamente la rete di volontari e così altri organismi.
Capitale di questo grande cuore è stata quest’anno Padova, che ha visto 2300 volontari lavorare ogni giorno 15mila cittadini. Un giusto riconoscimento per le 400 associazioni che operano sul territorio. Nel mondo sono 82 milioni di persone per 3 milioni di organizzazione no profit.
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