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Guida Michelin

Guida Michelin Italia: tutte le nuove stelle regione per regione

Pubblicato il 8 Novembre, 2022

Presentata oggi in Franciacorta l’edizione numero 68 della Guida Michelin Italia 2023, la bibbia degli amanti della buona cucina.

È la seconda volta consecutiva che il prestigioso evento si tiene in Franciacorta, patria dell’omonimo vino, prodotto con il cosiddetto “metodo classico”. 

Sono stati tutti confermati gli undici ristoranti tre stelle anche nella guida Michelin Italia 2023; continuano a brillare Massimo Bottura con la sua Osteria Francescana a Modena,  Mauro Uliassi con Uliassi a Sanigallia (Ancona). Conserva le tre stelle anche Le Calandre a Rubano (Pd).

New entry per la “magica dozzina” Antonino Cannavacciuolo con il suo Villa Crespi. 

Secondo quanto preannunciato, le nuove stelle sono 38, da un capo all’altro del Paese.

A queste si aggiungono 19 nuove stelle verdi per la sostenibilità, assegnate a quei ristoranti che sono modello di riferimento per la gastronomia sostenibile, ad esempio limitando al massimo gli sprechi e promuovendo iniziative per difendere l’ecosistema e coniugare le esigenze gastronomiche con il rispetto dell’ambiente.

Nell’elenco delle nuove stelle verdi spiccano gli emiliano-romagnoli Vite, l’agriturismo gastronomico di San Patrignano;  Ahimè, a Bologna, già premiato dagli ispettori della guida con il riconoscimento Bib Gourmand 2023.

CANNAVACCIUOLO

Lo chef di Vico Equense, volto noto anche in tv, entra nell’Olimpo dei ristoranti tre stelle Michelin con Villa Crespi e porta a dodici i super stellati della cucina italiana, sono stati tutti confermati gli undici ristoranti già al top anche nella guida Michelin Italia 2023.

Antonino Cannavacciuolo ha commentato: “È un momento magico, oggi è anche l’anniversario del matrimonio e mia moglie mi ha perdonato per questo festeggiamento a distanza. Il nostro è un progetto partito 20 anni fa, ci saranno altre aperture e questa enorme nuova emozione è la benzina per andare avanti”. 

Le nuove due stelle

Acquolina – Daniele Lippi – Roma 
Enoteca La Torre – Domenico Stile – Roma
St. George by Heinz Beck – Salvatore Iuliano – Taormina 
Locanda Sant’Uffizio – Enrico Barkoni – chef Gabriele Boffa – Penango 

Le nuove mono stelle Michelin

I tenerumi – Vulcano e Davide Guidara – Giovane Chef dell’Anno 
Limu – Bagheria 
Principe Cerami – Taormina 
Mec Restaurant – Palermo 
Sensi – Amalfi 
Maeba Restaurant – Marco Caputi 
Il fuoco sacro – San Pantaleo 
Lino – Pavia 
Famiglia Rana – Oppeano 
Il Tiglio – Montemonaco 
Osteria del Viandante  – Rubiera  
Dalla Gioconda  – Gabicce Montepiù 
Ristorantino & C. – Sauze di Cesana 
Vitium – Crema 
Trattoria contemporanea  – Lomazzo 
Il sereno al lago – Torno 
Puleio – Roma 
Sintesi – Ariccia 
Campo del drago – Montalcino 
Chic Nonna – Firenze
Terramira – Capolona 
Cannavacciuolo Vineyard – Casanova
Bolle – Milano
Anima –  Milano 
Paolo Griffa al Caffè Nazionale – Aosta 
Luisl Stube  – Bolzano 
La Stua dei Michil – Lagundo 
Suinsom – Selva di Valgardena
Locanda Tamerici – Ameglia 
Casa Buono – Ventimiglia
Balzi Rossi – Ventimiglia 
Andrea Aprea – Milano 

Ristoranti premiati con la stella verde 

Mirto – Ischia 
Virte – Coriano
Vignamare – Andora
Contrada Bricconi – Oltressenda (Bergamo)
Villa Pignano – Volterra
Aimè – Bologna
Piazza Duomo – Alba
La Peca – Lonigo
La tana Gourmet – Asiago
El Molin – Cavalese
Poggio Rosso – Castelnuovo Berardenga

Il Cantinino – Madesimo 
D.One – Roseto degli Abruzzi 
La bandiera – Civitella Casanova 
Locanda Deverac – Savogna d’Isonzo 
Il colmetto – Rodengo Saiano 

Il significato delle stelle 

I criteri per l’attribuzione delle stelle rosse sono la qualità degli ingredienti, la competenza nella scelta di sapori e tecniche di cottura, personalità dello chef, coerenza nei piatti. Nell’assegnazione del fiore rosso non vengono valutati arredo, apparecchiatura, servizio che invece definiscono il grado di comfort, simboleggiato da forchetta e coltello. Inutile dire che ricevere una o più stelle può cambiare il destino di un ristorante. 

3  Stelle – Una cucina unica che merita il viaggio

2 Stelle – Una cucina eccellente, merita una deviazione lungo il proprio tragitto. 

1 Stella – Cucina di grande qualità, vale la pena fermarsi

Nella Guida Michelin 2021, si contano 11 ristoranti 3 stelle, 38 locali 2 stelle e 239 1 stella. 

La Stella Verde

L’impegno nella sostenibilità è la stella verde. Il premio green è stato introdotto nel 2020, come ha precisato in un videomessaggio il direttore internazionale delle guide Michelin Gwendal Poullenec, ed è stato conferito a 381 ristoranti con cucine impegnate a valorizzare prodotti stagionali, l’innovazione, l’impegno sociale, l’utilizzo di energie rinnovabili, le azioni contro lo spreco alimentare e lo zero rifiuti. In Italia i premiati spiccano Enrico Crippa, chef del ristorante tre stelle Michelin Piazza Duomo a Alba (Cuneo), e altri 18 tra cui alla Gioconda a Gabicce Monte (Pesaro Urbino), e Osteria del Viandante a Rubiera (Reggio Emilia). Il riconoscimento al 28enne Davide Guidara per le scelte di riduzione del consumo idrico al ristorante I Tenerumi sull’isola di Vulcano, Eolie. Guidara è stato anche premiato da Marco Lavazza col Premio Michelin Giovane Chef 2023. 

I Bib Gourmand

La Guida ha già segnalato in anteprima i 29 nuovi Bib Gourmand (dove Bib sta per Bibendum, “da bere”), i ristoranti dove, a detta degli ispettori Michelin, si mangia bene a un prezzo contenuto: si riconoscono dal simbolo dell’omino che si lecca i baffi. Ecco la lista; Adrara San Martino – Ai Burattini; Affi – Locanda Moscal; Ancona – Sot’ajarchi; Arborea – Trattoria Margherita; Bologna – Ahimè; Brentonico – Maso Palù; Carrù – Vascello d’Oro; Chiusi – Osteria La Solita Zuppa; Civitavecchia – Forma; Fano – Cilès; Fiumicino – QuarantunoDodici; Fossombrone – Osteria Zanchetti; L’Aquila – FRMA contemporary restaurant; Levico Terme – Boivin; Lucera – Coquus; Lucca – Nida; Monteriggioni – Futura Osteria; Napoli – La Locanda Gesù Vecchio; Pescara – Nole; Pieve San Giacomo – Osteria del Miglio 2.10; Pompei – Casa Gallo: Roma – Osteria della Trippa; Roma – Romanè; Roma – 53 Untitled; San Gimignano – Da Pode; San Giorgio Valpolicella – Dalla Rosa Alda; Tarquinia – Namo Ristobottega; Verona – Osteria Mondo D’Oro; Villa Albarè – Osteria dai Coghi. Namo Ristobottega – R. Romano. 

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