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I successi del videogaming simulativo

La maggior parte dei videogiocatori, dovendo indicare il motivo principale che li spinge ad appassionarsi al videogioco, risponderà indicando in generale la possibilità di vivere virtualmente esperienze di fantasia.

Pubblicato il 16 Giugno, 2023

La maggior parte dei videogiocatori, dovendo indicare il motivo principale che li spinge ad appassionarsi al videogioco, risponderà indicando in generale la possibilità di vivere virtualmente esperienze di fantasia. Che si tratti di universi fantasy, avventure soprannaturali o anche semplicemente scenari del passato, il videogame è in grado di calare il videogiocatore in mondi e vicende che, nel quotidiano, non possono essere vissute. Ma, se questo è indubbiamente un motivo generale che vale per quasi tutti i videogiocatori, non si può dire altrettanto per i videogiochi: infatti, non tutti i titoli fanno vivere esperienze estranee alla realtà. È anzi vero il contrario, con numerosi generi videoludici che, in maniera più o meno intensa, sono invece simulativi: questi portano nel videogioco attività che sono perfettamente praticabili nel quotidiano, dallo sport alla gestione economica, e il loro successo non può certo essere giustificato dal fatto che facciano vivere esperienze di fantasia. Ovviamente anche nel caso dei videogiochi simulativi non mancano caratteristiche in grado di spiegarne il successo, non limitato al contesto competitivo.

Basti del resto pensare che tra le attività simulate possono esserci vari livelli, non tutti accessibili nel quotidiano. Prendiamo un simulatore calcistico: giocare a calcio è alla portata di chiunque ne sia fisicamente in grado, ma lo stesso non può dirsi di giocare una finale di Champions League o di un Campionato del Mondo. Lo stesso vale per la simulazione di guida: nel quotidiano chiunque abbia la patente può guidare una vettura, ma di sicuro non tutti possono partecipare al Mondiale di Rally o di Formula Uno. In questi come in altri esempi, il successo del videogaming simulativo è tutto sommato sovrapponibile all’esperienza di fantasia: i livelli di simulazione proposta consentono di vivere esperienze che, sebbene realistiche, per la maggior parte dei videogiocatori rimangono una fantasia.

In altri casi, invece, il successo dei videogiochi simulativi è legato al fatto di potersi confrontare con più opponenti rispetto alle loro controparti fisiche grazie alle potenzialità del multiplayer. Basti pensare a un qualsiasi gioco da casinò: se normalmente sarebbe necessario recarsi fisicamente nella struttura, i casinò online hanno reso possibile intrattenersi da casa potendo essere sicuri di trovare sempre qualche partita alla quale partecipare. Altro punto di forza degli operatori del settore è rappresentato dai numerosi premi che offrono, come i vari bonus deposito casino o la possibilità di ottenere giocate gratuite: aspetti che proprio nella versione videoludica hanno preso piede, arricchendola rispetto a quella tradizionale. Il discorso può essere esteso a qualsiasi gioco da compagnia o di società, dagli scacchi a UNO: sebbene il videogioco sia perfettamente identico rispetto alla sua controparte fisica, la simulazione in questo caso si arricchisce nel numero dei giocatori e nell’accessibilità.

Ci sono poi esempi nei quali il successo del videogioco simulativo è legato alle sue potenzialità di apprendimento: attraverso la simulazione, in altre parole, si impara qualcosa di specifico, potenzialmente anche a livello professionale. Basti prendere un buon simulatore di volo: parte del suo successo va certamente ricondotta alla possibilità di vivere un’esperienza fuori dal quotidiano, per quanto realistica; ma è innegabile che le sue fortune siano legate anche alla possibilità di illustrare correttamente le procedure di volo, le comunicazioni radio e così via. Non è un caso, d’altra parte, che simulatori videoludici siano impiegati anche nell’ambito delle vere scuole di volo. Riprendendo l’esempio della Formula Uno, i piloti che si sfidano in pista dedicano ore di allenamento proprio al videogioco. Non in senso ludico, ovvio: nel loro caso, utilizzare un simulatore di alto realismo serve a memorizzare i tracciati e il nome delle curve, i punti di frenata e così via. Non mancano esempi più vicini alla realtà, come per esempio titoli che simulino l’assemblaggio di un computer da gaming: mettendo a disposizione gli ultimi modelli di hardware, da processori a schede video, ogni videogiocatore può simulare l’assemblaggio del proprio computer. Un’attività che, volendo, può poi essere in pratica nel mondo reale, sebbene a prezzi certamente differenti rispetto a quelli del videogioco.

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