Primo piano

Ilva, sull’accordo raggiunto Arcelor-Invitalia il no di Emiliano e del sindaco di Taranto

Leggi l'articolo completo

Lo Stato torna a gestire l’Ilva. Come preannunciato, ArcelorMittal e la costola del Mef, Invitalia, hanno siglato l’accordo, con il 50% a testa, per cominciare il lavoro a Taranto e dare il via a “un articolato piano di investimenti ambientali e industriali”, tra cui “la produzione di acciaio a basso utilizzo di carbonio” (prevista la costruzione di un forno ad arco elettrico di 2,5 milioni di tonnellate). Inoltre “il piano industriale, che mira a raggiungere 8 milioni di tonnellate di produzione nel 2025, contempla una serie di misure di sostegno pubblico, tra cui il finanziamento all’occupazione finanziato dal Governo”.

Più in là, a maggio del 2022, il secondo aumento di capitale metterebbe Invitalia in condizioni di avere il 60%, a qualche condizione (dettata da ArcelorMittal): la modifica del piano ambientale esistente per tenere conto delle modifiche del nuovo piano industriale, la revoca di tutti i sequestri penali riguardanti lo stabilimento di Taranto, l’assenza di misure restrittive, nell’ambito dei procedimento penali in cui Ilva è imputata, nei confronti di AM. Gli impianti dell’area a caldo del siderurgico di Taranto sono sottoposti a sequestro penale (con facoltà d’uso) sin dal luglio 2012. ​

Ma ora sono necessari “tavoli di confronto per accompagnare, monitorare e accelerare la transizione verso le nuove produzioni verdi e per condividere gli interventi per il risanamento ambientale e il rilancio economico della città e del territorio tarantini” così i ministri Patuanelli e Gualtieri, ma non tutti sono d’accordo sulla linea conciliante del Governo, anzi.

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha espresso il “proprio netto dissenso sull’accordo”. “Appare evidente che l’accordo è avvenuto nel solco di un piano industriale che, confermando o addirittura rilanciando la tecnologia tradizionale che ha caratterizzato la fabbrica di Taranto dalla sua costituzione ad oggi, appare anacronistico e assolutamente fuori dal perimetro di decarbonizzazione che è stato per anni oggetto di discussione ed approfondimento”. “Questo piano per noi è carta straccia, noi dobbiamo occuparci della salute del tarantini” ha commentato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. 

Leggi l'articolo completo
Redazione Nazionale

Recent Posts

Prenota una casa da sogno all’isola d’Elba, ma all’arrivo fa una bruttissima scoperta

Una donna ultrasessantenne trentina voleva godersi un mesetto di vacanza fuori stagione insieme al marito…

4 minuti ago

Ancora guai per Chiara Ferragni: dopo il pandoro-gate, un’altra pesantissima tegola sul capo dell’influencer

Solo pochi giorni fa era circolata la notizia che Chiara Ferragni ha bisogno di 6…

35 minuti ago

Festeggiamenti Inter, spunta una mucca tra i tifosi nerazzurri: scoppia la polemica

Nella giornata di ieri l'Inter, dopo la vittoria sul Torino, ha festeggiato il suo ventesimo…

1 ora ago

Lacrime ed emozione in ospedale, malato terminale sposa la fidanzata: “Viviamo come se ogni giorno fosse l’ultimo” [VIDEO]

La forza dell'amore può tutto, perfino battere la morte, anche se per un tempo limitato.…

2 ore ago

I jeans con una macchia ambigua che costano 600€ al paio sono già tutti sold out

Durante l'ultima Milano Fashion Week tra i capi d'abbigliamento più chiacchierati delle collezioni autunno/inverno 2023/2024…

2 ore ago

Alimenti privi di tracciabilità: sequestri e multe del NAS in due ristoranti pontini

Sequestrati in tutto circa 100 chilogrammi di prodotti senza tracciabilità in tre attività di ristorazione…

2 ore ago