Pubblicato il 22 Giugno 2020
Grandi movimenti in Puglia alla vigilia delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione regionale. Dopo mesi di tira e molla e totonomi a destra – con la Lega che promuoveva il “suo” Trifone Altieri in alternativa al ritorno di Raffaele Fitto ai vertici della Giunta – adesso si comincia a sparigliare anche a sinistra. Qui pareva fino a qualche giorno fa che nessuno mettesse in discussione la ricandidatura del presidente in carica. Sono bastate una manciata di ore per ribaltare lo scenario. Oggi a Michele Emiliano si affiancano infatti – nella corsa del centrosinistra ai vertici della Regione Puglia – ben due candidati: Ivan Scalfarotto ha infatti ufficializzato sabato in un’intervista a Repubblica la propria discesa in campo con il sostegno di Italia Viva, Azione e Più Europa; mentre è di ieri la notizia ufficiale della candidatura di Felice Spaccavento per la lista Puglia Solidale e Verde, confederazione che riunisce Sinistra Italiana, Psi, Verdi e il movimento civico La Forza della Puglia.
Scalfarotto, contro i populismi
“Non sarebbe stato giusto costringere i pugliesi a dover scegliere tra tre populismi”: “quello antieuropeista della destra” di Raffaele Fitto; quello di “palazzo impersonificato da Michele Emiliano” e quello della “decrescita felice” del Movimento 5 Stelle, ha spiegato il sottosegretario agli Esteri a Repubblica.
Spaccavento, uomo senza partiti
Dal suo canto, Spaccavento – medico internista e rianimatore di origini molfettesi, ma molto amato in tutto il Nord barese – si dice privo “di partiti e di segreterie”, ma spinto dalla “grande forza della terra di Puglia”. “Voi sarete la mia segreteria virtuale”, scrive rivolgendosi ai potenziali elettori; “Insieme ce la faremo”. Qualche mese fa lo si dava per candidato consigliere regionale proprio nelle liste di Emiliano che oggi è invece suo competitor diretto.
Le reazioni nel Pd
Intanto Emiliano non commenta, mentre è il Pd a scomporsi. “Italia Viva apre la porta al rischio della vittoria dei populisti in Puglia. Questa è la verità che capiscono tutti”, commenta infatti a caldo Michele Bordo, vicecapogruppo alla Camera. Cui fa eco il segretario del pd pugliese Lacarra, che definisce quella di Renzi, Calenda & Co. “Una decisione illogica”, soprattutto in tempi di crisi nei quali “dovrebbero prevalere spirito di responsabilità e consapevolezza di dare continuità all’azione di governo del Presidente Emiliano”.