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Incendio alla Rida Ambiente, stabilimento chiuso; nuova emergenza rifiuti in provincia di Latina?

I Comuni che usufruiscono dei servizi di smaltimento dei rifiuti presso Rida Ambiente sono stati informati della sospensione dei conferimenti, che sarà in vigore fino al completo ripristino del biofiltro

Pubblicato il 4 Settembre, 2023

Un incendio di origine ancora sconosciuta ha colpito l’impianto di Rida Ambiente, causando la temporanea chiusura dell’azienda e il conseguente stop dei conferimenti dei rifiuti di frazione indifferenziata. La situazione è stata prontamente comunicata ai sindaci della provincia di Latina e alla Regione Lazio dall’amministratore delegato dell’azienda, Fabio Altissimi.

L’incidente si è verificato il 3 settembre 2023, intorno alle ore 17:00, coinvolgendo due settori della sezione di biofiltrazione delle emissioni atmosferiche, noto come biofiltro. Nonostante le cause dell’incendio siano ancora oggetto di indagine, Rida Ambiente ha immediatamente adottato misure atte a controllare e spegnere le fiamme, richiedendo l’intervento delle autorità competenti. Grazie a queste rapide azioni, l’incendio è stato prontamente domato, evitando potenziali rischi legati a emissioni pericolose.

Tuttavia, l’incendio ha inevitabilmente comportato conseguenze per le operazioni di trattamento dei rifiuti presso l’impianto. In via precauzionale, è stata sospesa l’attività di trattamento dei rifiuti a partire dalla data dell’incidente. Questa sospensione avrà una durata minima di tre giorni, durante i quali verranno effettuati gli accertamenti e le riparazioni necessarie al biofiltro per ripristinarne la funzionalità.

I Comuni che usufruiscono dei servizi di smaltimento dei rifiuti presso Rida Ambiente sono stati informati della sospensione dei conferimenti, che sarà in vigore fino al completo ripristino del biofiltro. Inizialmente, si stima che la sospensione possa durare almeno tre giorni, ma ulteriori verifiche potrebbero prorogarla qualora fosse necessario.

Rida Ambiente ha invitato i Comuni utenti a rivolgersi direttamente alla Regione Lazio per eventuali esigenze e ha messo a disposizione le proprie aree d’impianto per le attività di trasferenza, nel caso in cui la Regione decidesse di adottare tali misure.

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