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Indi Gregory

Indi Gregory: Cdm d’urgenza per darle la cittadinanza italiana che la salva dalla morte

Pubblicato il 6 Novembre, 2023

Nel corso di un Cdm lampo, il Governo ha conferito la cittadinanza italiana a Indi Gregory, la bimba inglese di otto mesi affetta da una malattia rara mitocondriale, per la quale l’Alta Corte di Londra aveva disposto la sospensione dei trattamenti vitali dalle 15 di oggi, nonostante le richieste della famiglia della piccola di trasferirla in Italia all’ospedale Bambino Gesù di Roma.

Per la neonata è iniziata una corsa contro il tempo. La cittadinanza italiana le consentirà, quindi, di lasciare il Queen’s Medical Centre (QMC) dell’Università di Nottingham, dove stando alla recente decisione di un tribunale inglese le saranno a breve staccate le macchine che la tengono in vita. La famiglia dopo il via libera del Cdm: “Oggi inizia un nuovo cammino, grazie di cuore al Governo e all’Italia per la cittadinanza ad Indi”.

L’avvocato: “Iniziato un cammino, mancano altri passaggi”

“Sono ore frenetiche e di grande lavoro per mettere a punto una procedura che consenta a Indi Gregory di venire in Italia. Con la cittadinanza italiana data dal Governo, un gesto di grande umanità, è iniziato un cammino, ma ci sono tanti passaggi. Oggi pomeriggio scadeva l’ordine del giudice di spegnere le macchine che tengono in vita Indi. Ora non è scontato o automatico che la cittadinanza fermi la decisione, ma stiamo lavorando per portare Indi al Bambino Gesù”, ha detto Salute Simone Pillon, ex senatore e l’avvocato che cura gli interessi della famiglia della bambina.

Indi Gregory

I legali che rappresentano i genitori della bambina, Claire Staniforth e Dean Gregory, avevano chiesto al giudice dell’Alta Corte di autorizzare il trasferimento di Indi a Roma per ricevere cure che, a loro dire, potrebbero prolungare la vita della bambina di 8 mesi. Secondo il sistema sanitario britannico Nhs si tratta di una condizione incurabile. L’ospedale Bambin Gesù di Roma si era offerto di fornire cure alla neonata. Il giudice aveva precedentemente autorizzato i medici a ritirare il supporto vitale per la bambina, affermando che le prove mediche erano “unanimi e chiare”. Secondo i medici, Indi sta morendo e le cure sono inutili e le causano dolore. “Non c’è nulla che suggerisca che la prognosi di Indi Gregory sarebbe modificata in modo positivo dal trattamento dell’ospedale italiano”, ha dichiarato il giudice Peel.

Per i genitori, però, “Indi merita la possibilità di una vita più lunga. Non possiamo obbligare l’Nhs e i tribunali di questo Paese a prendersi cura di Indi, ma insieme possiamo darle una possibilità con un piano di trattamenti davvero straordinario in Italia”, ha affermato il padre della neonata, Dean Gregory. A fare da ponte per la famiglia tra Regno Unito e Italia è l’avvocato ed ex senatore Simone Pillon. “Secondo i giudici ci sarebbero presunti pericoli per la sua vita durante il trasferimento”, ha spiegato Pillon. L’ospedale del Vaticano ha un centro per le cure palliative e la riabilitazione a Passoscuro (Fiumicino), dove Indi potrebbe essere accolta.

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