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Infezione mortale da legionella all’ospedale Goretti di Latina; la vittima aveva 64 anni

Pubblicato il 14 Settembre, 2023

Una tragedia quella verificatasi presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove un uomo di 64 anni è deceduto a causa di un’infezione da legionella. L’uomo era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione sotto la cura del dottor Carmine Cosentino, ma purtroppo, nonostante gli sforzi dei medici, non è stato possibile salvarlo. La sua morte è stata causata da un’infezione autoctona, il che significa che non è stata importata dall’esterno, ma è originata sul territorio.

L’infezione da legionella è un grave problema, e in questo caso, sembra che l’uomo l’abbia contratta inalando goccioline d’acqua infette. Queste goccioline possono essere diffuse dai soffioni delle docce o dagli impianti di condizionamento dell’aria. Inizialmente, i sintomi possono sembrare simili a quelli dell’influenza, come febbre, brividi e dolori muscolari. Tuttavia, nel corso del tempo, la respirazione diventa sempre più difficile e dolorosa.

Una volta giunto al Pronto Soccorso, l’uomo, nonostante avesse solo sintomi influenzali e difficoltà respiratorie, era già in gravi condizioni. È stato trasferito immediatamente nel reparto di Rianimazione, dove gli è stata diagnosticata una forma grave di legionella, da cui non è stato possibile recuperarlo.

I batteri del genere legionella sono spesso presenti nel suolo e nell’acqua dolce, che può contaminare gli impianti idrici degli edifici. Di conseguenza, le persone contraggono spesso l’infezione inalando goccioline d’acqua contaminata provenienti da diverse fonti, compresi i soffioni delle docce, i nebulizzatori, le fontane decorative, le vasche idromassaggio o le torri evaporative per il condizionamento dell’aria.

I sintomi della malattia dei legionari possono variare, ma includono febbre, brividi, malessere generale, dolori muscolari, cefalea e confusione mentale. Altri sintomi possono essere nausea, diarrea, dolori addominali, tosse, dolori articolari e difficoltà respiratorie. Senza un trattamento tempestivo, questa infezione può essere mortale, soprattutto per le persone anziane o immunodepresse, con un tasso di mortalità che può raggiungere il 40%.

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