Pubblicato il 29 Aprile, 2024
Un tuffo al cuore per tanti cittadini di Latina che hanno dovuto assistere inermi alla demolizione della chiesa di Santa Chiara. L’edificio religioso di via degli Ernici, parrocchia e centro religioso di quartiere per più di cinquant’anni nella zona di piazza Moro, a Latina, era ormai in disuso da tempo.
Per decenni la parrocchia ha ospitato cristiani ed ortodossi grazie ad un accordo stretto tra le suore Clarisse, proprietarie dell’intera area, a partire dal convento ancora in piedi fino all’edificio appena distrutto e padre Emilio, l’allora parroco dell’Immacolata che si impegnò affinché i fedeli del quartiere potessero spostarsi da un garage della zona alla chiesa costruita in poche settimane grazie alla gentile concessione delle monache.
All’epoca, infatti, la zona a due passi da piazza Moro era sotto la giurisdizione dell’Immacolata e padre Emilio, sacerdote e insegnante di religione nelle scuole elementari di quell’area ospitate fino agli 70 negli appartamenti dei palazzi Sillano e dove adesso c’è una macelleria , riuscì a convincere le suore a dotare il terreno del monastero di una chiesa parrocchiale.
Tuttavia, l’abbandono della struttura da parte dell’ordine religioso delle Clarisse poco prima dello scoppio della pandemia e, al contempo, il trasferimento della parrocchia di Santa Chiara nella ben più moderna chiesa della vicina via degli Elleni nel 2018, ha fatto venire meno l’esigenza della chiesa di via degli Ernici, demolita definitivamente.
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