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La comunicazione dannunziana del dirigente scolastico. Polemiche nelle Marche

Pubblicato il 6 Novembre, 2020

Il pensiero del direttore generale dell’Ufficio scolastico marchigiano vola dannunziano. In occasione del 4 novembre, giornata dell’unità nazionale delle forze armate, data che ricorda la resa nel ’18 degli austro-ungarici, Marco Ugo Filisetti, invia agli studenti una comunicazione un po’ datata: “Per questo quello che siamo e saremo lo dobbiamo anche a loro e per questo ricordando i loro nomi sentiamo rispondere, come nelle trincee della Grande Guerra all’appello serale del comandante: PRESENTE!”.

A queste parole sono insorti tutti e non solo nelle Marche. Il linguaggio è indubbiamente poco twitteriano e moderno. Ma qualcuno ci ha percepito anche un po’ di nostalgia. Anpi e Istituto storico di Macerata dicono di essere rimasti “basiti” e hanno definito la lettera “poco discutibile”.

Altri si sono chiesti chi gliel’abbia fatto fare a Filisetti di rispolverare un linguaggio d’anteguerra. “In questo giorno il nostro reverente pensiero va a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria, una gioventù che andò al fronte e là vi rimase. Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi, coloro che scendono in strada a cose fatte per dire ‘io c’ero'”.”

Giovani che vollero essere altro – continua la comunicazione – non con le declamazioni, ma con le opere, con l’esempio consapevoli che ‘un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza. Combatterono per dare un senso alla vita, alla vita di tutti, comunque essi la pensino”.  Malumori ovunque. Adesso il ministero, che è stato sollecitato, dovrà in qualche modo pronunciarsi in merito.

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