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La grande crisi del cacao africano. Le uova di Pasqua soffrono: Aumenti di prezzi in arrivo

Pubblicato il 15 Marzo, 2024

Il 2024 potrebbe essere un’annata di Pasqua particolarmente deludente per i consumatori e gli appassionati di cioccolato. A causa della crisi che coinvolge l’intera filiera, dalle piantagioni africane ai laboratori artigianali, il prezzo di un uovo di cioccolato classico (tra i 320 e i 365 grammi) potrebbe raggiungere anche i 18 euro, registrando un aumento del 33% rispetto all’anno precedente. E la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. A causa delle tensioni internazionali e dell’inflazione, anche i costi delle fave di cacao sono diventati insostenibili. Questo fenomeno è particolarmente evidente in Costa d’Avorio e Ghana, che insieme producono il 60% del cacao mondiale e che da tre anni affrontano raccolti carenti. Secondo quanto riportato da Reuters, negli ultimi due anni i prezzi del cacao sono raddoppiati a causa di una serie di fattori che hanno compromesso la capacità produttiva dell’industria del cacao nell’Africa Occidentale

Le imprese locali coinvolte nella trasformazione del cacao sostengono di non essere in grado di seguire gli aumenti dei prezzi delle fave di cacao non lavorate, il che porta a una carenza di prodotti lavorati come burro e liquore, utilizzati per la produzione del cioccolato. Attualmente, la Cocoa Processing Company, una delle principali aziende del Ghana, ha dichiarato di operare ad una capacità ridotta al 20% a causa della scarsità di fave di cacao. Questa situazione ha ripercussioni su tutta la catena produttiva, la quale, in un periodo di scarsezza, aumenta ulteriormente i costi di approvvigionamento per le multinazionali del settore dolciario e, di conseguenza, per i consumatori.

Per ottenere prezzi competitivi, spesso l’industria locale deve confrontarsi con i broker internazionali, i quali hanno assistito a un significativo aumento dei prezzi delle fave di cacao. Già nel novembre 2023, i prezzi erano aumentati del +70% rispetto all’inizio dell’anno, mentre all’inizio di febbraio il contratto per la consegna di maggio, negoziato a Londra, aveva raggiunto il record storico di 4.248 sterline per tonnellata. A New York, con consegna a marzo, il prezzo aveva toccato i 5.288 dollari per tonnellata. Questo fattore aggiunge ulteriore pressione sullo stock disponibile, che nel frattempo è diminuito costantemente, raggiungendo il livello più basso degli ultimi 45 anni. L’Organizzazione Internazionale del Cacao (ICCO) prevede una riduzione del 10,9% della produzione mondiale di cacao e del 4,8% delle lavorazioni da parte dei trasformatori. Ciò comporterà un deficit stimato di 374.000 tonnellate di cacao nel 2024, un significativo aumento rispetto alle 74.000 tonnellate della stagione precedente. Questo sarebbe il quarto deficit consecutivo dal termine degli anni ’60.

Anche il clima ha un ruolo significativo in questo trend negativo. Le intense e persistenti piogge di questa stagione (iniziata l’1 maggio) hanno superato di oltre il doppio la media nazionale, seguite da lunghe fasi di siccità, riducendo così la produzione e ritardando i raccolti. Inoltre, queste precipitazioni hanno creato le condizioni ideali per la diffusione di virus come il Cocoa Swollen Shoot Virus Disease (CSSVD), una malattia trasportata da un tipo di cocciniglia che causa la morte delle piante. Solo in Ghana, questa malattia ha già colpito il 17% di tutte le aree coltivate, distruggendo oltre 500.000 ettari di coltivazioni di cacao, e si è diffusa anche in Costa d’Avorio.

Fonte: La repubblica

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