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“La manifestazione più “colorata” e pienamente partecipata dai giovani!”

Pubblicato il 23 Ottobre, 2022

Comunicato stampa.

Un lungo corteo ha attraversato il principale corso cittadino fino a P.za Cappelletti, dove si sono tenuti alcuni comizi. Molte le bandiere della Pace e cartelli autoprodotti dagli studenti, con la richiesta di poter decidere del loro territorio e del loro futuro. Piombino risponde così a quattro mesi e mezzo in cui spesso la vicenda del rigassificatore si è banalizzata in modo fazioso invece di chiedersi perché non un comitato ristretto, ma una comunità intera (Val di Cornia ed Elba comprese) si oppone e, cosa unica dalle nostre parti, accomuna partiti ed associazioni che non avrebbero avuto ragione di sfilare insieme.
La stragrande maggioranza dei partecipanti chiede, civilmente e legittimamente, perché si sia voluta far cadere dall’alto una scelta così importante e perché tale scelta viene presentata come fosse questione di vita o di morte per il nostro Paese. Anche i non tecnici possono intuire le gravissime lacune all’interno del progetto stesso (si pensi alle simulazioni delle navi in porto effettuate su carte di Google Maps del 2012, quando ancora più di mezza banchina nuova non esisteva).
Altro dato significativo è che oltre a Piombino, ci sono stati negli ultimi 10 anni, forse solo tre progetti in Europa non assoggettati a VIA, e nessuno di questa portata e, soprattutto, non con problematiche ambientali tanto rilevanti.
La collocazione della nave rigassificatrice colpisce duramente –di nuovo- Piombino e le sue attività economiche, il progetto è infatti importante ed invasivo. Ma soprattutto non convincono le motivazioni per imporlo a tutti i costi: la nave rigassificatrice è diventata una scelta ideologica, senza che nessuno si senta in dovere di spiegare perché, pur trovandosi l’Italia ad esportare grandi quantità di gas, ne avremmo necessità e a quale prezzo: tale spiegazione andrebbe data non solo agli abitanti di Piombino, ma ai contribuenti italiani.
La mobilitazione continuerà, nella speranza che le molte incongruenze dimostrate dai tecnici nei vari ambiti e convegni svoltisi, facciano sorgere legittimi dubbi su un pessimo progetto e che solo chi vuole continuare a dipendere dal gas, nonostante tutto, continua ad appoggiare.
La vera transizione ecologica ed energetica ha bisogno di impulso ora e subito, la crisi climatica va contrastata ora come ci dice la comunità scientifica internazionale, non certo andando a costruire nuove infrastrutture per le fonti fossili di cui il nostro Paese non ha bisogno (vista anche la ridondanza dei sistemi di approvvigionamento già esistenti) e che saranno ripagate anche a caro prezzo dai cittadini.
Occorre puntare da subito sulle fonti rinnovabili, sull’efficienza, sul risparmio, su reti intelligenti, su differenti sistemi di accumulo, il tutto affiancato da uno stile di vita più consapevole, rispettoso dell’ambiente e meno volto allo spreco
di risorse.
Il NO a nuove e anacronistiche infrastrutture per le fonti fossili è quindi un grande SI per provare a dare un futuro al pianeta e alle giovani generazioni.
Un grazie ai nostri, pochi ma volenterosi, attivisti e a chi sta cercando di raccontare queste vicende con onestà. Stasera a Piombino, Centro Giovani, verrà proiettato un docufilm “Il metodo Piombino”, del giornalista Max Civilini e Cecilia Carloni, auspicandoci in una lettura onesta delle vicende. Il doc sarà disponibile su Youtube dalla mezzanotte del 22 ottobre.

OA WWF di Livorno
Delegazione Toscana del WWF Italia

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