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La protesta degli autotrasportatori arriva a Sezze: presidio pacifica al quale si uniscono i titolari di aziende agricole

Pubblicato il 22 Febbraio, 2022

Una protesta che si allarga quella degli autotrasportatori italiani in provincia di Latina. Dopo il presidio davanti al Mof di Fondi, un gruppo di autisti con i propri mezzi si è radunato davanti alla ex Sogeni, a Sezze Scalo.
A questi si sono aggiunti anche titolari di aziende agricole della zona di Sezze.
I motivi della protesta sono sempre gli stessi e sono relativi fondamentalmente all’aumento del costo del carburante che ha fatto lievitare molti, se non tutti, i costi accessori. Una protesta pacifica, almeno per ora. Un presidio, che non sta arrecando danno neanche alla circolazione stradale.
Come ci dice uno dei manifestanti, imprenditore agricolo: “Non si riesce più ad andare avanti. Il gasolio agricolo ha raggiunto prezzi impossibili. Siamo intorno ad un euro a litro. Per non parlare, ad esempio, degli imballaggi, ma anche dei concimi e dei diserbanti. Produrre con questi costi difficilissimo”.
Qualcun altro rincara la dose: “Siamo allo stremo. Bisogna intervenire, e subito. Qui non ci stiamo inventando nulla. Per chi volesse possiamo farvi vedere le fatture per i servizi che paghiamo dello scorso anno in confronto con quelle di quest’anno. Ci vuole un intervento che deve essere strutturale, ma soprattutto immediato. Serve una soluzione veloce perché noi, in queste condizione, non arriviamo a domani…”

Il presidio, ovviamente non unico in Italia ma che, come detto, interessa molte altre parti della penisola, si pone l’obiettivo di spingere il governo ad intervenire a sostegno del settore con provvedimenti ad hoc. Finora, gli incontri avuti dai sindacati con i rappresentati del Ministero dei Trasporti non hanno avuto esiti positivi.

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