Pubblicato il 2 Agosto, 2020
I dati dell’economia piemontese sono molto critici. L’area già in difficoltà prima della pandemia è ora sprofondata in una situazione molto delicata e in autunno si preannunciano problemi per l’occupazione e lo sviluppo di molti settori che basano la loro forza nell’export. Sono questi i dati dell’economia piemontese che emergono dal dallo studio della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo per il territorio piemontese.
Sono solo due i settori dell’economia regionale sono con il segno positivo. Il primo riguarda i due poli tecnologici che chiudono il trimestre con un bilancio positivo: export in aumento di 34 milioni di euro (+9,3%), a cui il Polo ICT di Torino ha contribuito con un +19,1%, corrispondente a 29 milioni di euro, mentre il Polo aerospaziale del Piemonte con un +2,1%, pari a 4 milioni di euro.
Molto bene anche i risultati dei distretti agro-alimentari, già in forte crescita nel 2019, che hanno registrato un incremento delle esportazioni dell’11%.
In generale però i numeri sono da brividi, nonostante la stagione. Dati negativi per tutti gli altri distretti industriali piemontesi; nel primo trimestre 2020 che hanno iniziato ad accusare gli effetti della pandemia, con arretramenti significativi per i distretti specializzati nella meccanica che hanno subito i cali più marcati (-18,7%), e il sistema moda (-20,9%).
Le proiezioni per il secondo trimestre 2020 fanno pensare ad una contrazione ancora più marcata delle esportazioni, non solo per i distretti piemontesi, ma per l’economia italiana nel suo insieme. Le prime indicazioni disponibili per maggio e giugno segnalano invece un rimbalzo dei livelli di attività, in seguito alla riapertura delle attività produttive e commerciali.