Pubblicato il 6 Febbraio, 2023
Così il ristoratore di Campofilone, che vuole restare anonimo, accusato dal dermatologo Lorenzo Morresi di aver aggredito lui e il figlio, ieri a pranzo.
“E’ così? Beh allora per correttezza diamo anche la mia versione dei fatti” – puntualizza – Sono 40 anni che faccio questo lavoro e non mi è mai capitata una cosa del genere. Allora, partiamo dall’inizio: lui e il figlio sono arrivati al mio ristorante. In quel momento c’erano quattro clienti che nemmeno conosco, io stavo pagando un fornitore. Il medico e il figlio si sono accomodati e Morresi mi dice che il menù se lo era preso da solo. E va bene. Andiamo avanti. Ordinano uno spaghetto e dei paccheri. Quando glieli porto lui mi dice che gli spaghetti sono passati, scotti. Lì ho chiesto scusa e gli ho detto che glieli avrei rifatti. Ma ha detto di no, non poteva attendere altri 15 minuti. Io ho provato a sdrammatizzare dicendo che anche a casa può capire che la cottura passi e che la seconda volta, con spaghetti meno cotti, avrebbe atteso meno. Non li ha comunque voluti”.
E così si è passati alle mani con il figlio di Morresi ad interporsi tra i due per cercare di gettare acqua sul fuoco, ma nulla da fare.
“Anche io sono andato al pronto soccorso, ho riportato un versamento peri-cardiaco presumibilmente causato da un colpo allo sterno. Ho dei graffi sulla fronte e sul collo, ho anche ricevuto un colpo dietro all’orecchio. Io dovrei scusarmi? Guardate che, come ho detto, l’ho già fatto al tavolo. Anche lui mi ha offeso pesantemente. Chiamerà a testimoniare suo figlio? Io chiamerò i clienti che erano presenti in sala e hanno visto tutto – conclude il ristoratore -Ho sbagliato perché non dovevo dare peso alle sue parole, dovevo farmele scivolare addosso. Anche io sarò costretto a sporgere denuncia. Ma la mia convinzione è che nessuno di noi due ci ha fatto una bella figura con questa storia”.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno raccolto le varie versioni dei fatti.