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Assumono un “orco” ma non lo sanno: maggiordomo abusa per 5 anni della figlia dei datori di lavoro

Pubblicato il 8 Novembre, 2023

Sono sempre più frequenti i casi di violenze sessuali che si consumano a danno di bambini e minorenni all’interno delle mura domestiche. Così è successo a Varese dove, come ha raccontato La Prealpina, un maggiordomo avrebbe abusato della figlia dei datori di lavoro tra il 2010 e il 2015, da quando frequentava l’ultima classe delle elementari fino alle prime delle superiori. L’uomo, un 50enne di origine asiatica, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi per violenza sessuale ed è stato fissato un risarcimento provvisionale di 15.000 euro alla ragazza che si è costituita parte civile.

Le violenze

Le violenze sarebbero emerse solo anni dopo, quando la ragazzina ha trovato la forza per raccontare ad un medico che, quando i genitori non c’erano, l’uomo se ne approfittava di lei. Accuse che sono state ribadite nel 2019 a porte chiuse in un’audizione protetta davanti ai giudici.

Il 50enne era stato assunto come maggiordomo e tuttofare da una famiglia residente in una villa a Valceresio. Si occupava un po’ di tutto: dai lavori domestici alla cura del giardino fino all’accompagnamento in auto dei datori di lavoro.

La famiglia si fidava di lui e lasciava senza problemi la figlia in sua compagnia. Proprio in quei momenti l’uomo avrebbe approfittato della ragazza, che ha denunciato i palpeggiamenti e gli strusciamenti che ha dovuto subire per anni.

Il padre ha dichiarato che sua figlia le ha rivelato che l’uomo una volta le aveva mostrato un video hard e che spesso entrava in camera sua mentre dormiva. Inoltre la ragazza ha raccontato che una volta si era addormentata in auto e, una volta svegliatasi, l’uomo aveva la mano sulla sua coscia.

La condanna

La Procura aveva chiesto una condanna a 9 anni di carcere, mentre l’avvocato difensore sostenendo che ci fossero incongruenze tra i racconti della presunta vittima e dei testimoni aveva chiesto l’assoluzione del suo assistito. Alla fine il Tribunale di Varese, presieduto da Cesare Tacconi, ha optato per una condanna a 7 anni e 6 mesi per violenza sessuale.

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