Pubblicato il 20 Novembre, 2023
Le malattie dell’occhio in Italia sono in “crescita vertiginosa”, direttamente legate all’invecchiamento della popolazione.
Ma in aumento sono anche le patologie oculari tra i giovani, a partire dalla miopia, e si pone il grande problema del costo dei farmaci, che sono quasi tutti a carico del cittadino.
A fare il punto è Stanislao Rizzo, direttore della Clinica oculistica del Policlinico universitario A. Gemelli e professore di Oculistica all’Università Cattolica.
“L’oculistica – afferma – è un po’ un settore dimenticato, nonostante i notevoli costi sociali diretti e indiretti che queste malattie determinano”.
Gli unici farmaci rimborsati in oculistica, cioè a carico del Servizio sanitario nazionale, spiega Rizzo, sono i farmaci per il glaucoma: “Tutto il resto, dai colliri antibiotici alle lacrime artificiali agli integratori per le maculopatie, sono a pagamento a carico del paziente. Se un paziente deve ad esempio ricevere un intervento di chirurgia oculistica, dalla cataratta a interventi più complessi come un trapianto di cornea, deve farsi carico dell’intera terapia, pre e post operatoria, ed i costi sono abbastanza elevati”.
Il punto, rileva, è che le malattie dell’occhio vengono in qualche modo “trascurate, nonostante siano fortemente invalidanti: non si pensa mai al costo sociale legato ai pazienti ipovedenti. Per questo, chiediamo più attenzione: andrebbero rese rimborsabili almeno le terapie chirurgiche antinfettive”.
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