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Maria Stella Granillo racconta papà Oreste, la Reggina e i presedenti succeduti nella storia amaranto

Pubblicato il Aprile 1, 2021

 É stato una figura storica della città di Reggio Calabria, oggi il principale impianto sportivo cittadino porta il suo nome: Oreste Granillo, presidente e sindaco. Riviviamo il racconto del mito attraverso le parole della figlia Maria Stella

Maria Stella Granillo, figlia di Oreste, storica figura legata alla città di Reggio Calabria. Qual è il primo ricordo che ti viene in mente papà?

I ricordi sono tanti ma quello piu’ forte e piu’ tenero è legato a quando da bambina mi prendeva in braccio e mi stringeva.

Granillo è stato una figura storica per lo sport reggino ma anche per la città. Quanto è importante sapere che oggi ha lasciato un grandissimo ricordo alle generazioni anche future?

Papà è stato una figura storica. Per costruire il futuro bisogna partire dal passato. Oggi lo stadio comunale di Via Galilei porta il suo nome e non dimentichiamoci che nel 2017 il CONI gli ha intitolato l’Aula Magna della scuola Regionale dello Sport al rione Gallina. Grazie a tutto questo mio papà lo vedo e lo sento, vive ancora nel cuore di tutti.

Un aneddoto di papà legato alla Reggina

Ce ne sarebbero molti, ogni tanto ne raccontava qualcuno. Io ero molto piccola e i miei ricordi sono sfumati. Molte di quelle vicende risalivano addirittura a quando io ancora non ero nata. L’aneddoto che però ricordo e preferisco è quello del Giugno 1988, andai con lui a Perugia in viaggio per lo spareggio vinto contro la Virescit. Un ricordo meraviglioso. L’atmosfera e la festa finale rimarranno sicuramente impressi nella mia mente a vita. Il ritorno in B dopo 14 anni lo visse come un atto di giustizia perchè lui ripeteva sempre che nel 1964, quando era presidente, la sua Reggina retrocesse immediatamente e immeritatamente in terza serie per una combine che lui si sforzo di provare ai tempi ma della quale era sicuro. Quello spareggio fu un riscatto.

Lo sport reggino ha attraversato tre grandi ere, entrando nella quarta. Da papà Granillo, passando per Lillo Foti, Mimmo Praticó e adesso Luca Gallo. Un commento su ognuno di loro.

Quattro grandi presidenti, ognuno vissuto in periodi diversi ed anche lontani tra di loro. Di papà, attraverso anche le parole di mamma, ho potuto denotare un attaccamento alla città davvero importante, la sua tenacia alla presidenza del CONI e le sua tante battaglie quando ancora il calcio non era così legato ai soldi. Papà era un uomo poliedrico, dallo sport alla politica, ha fatto ed ha dato tanto per la città. Al nome di Foti è legata la bellissima storica parentesi della Serie A e delle tante stagioni in B. Di Mimmo Praticò non posso che citare la generosità e l’altruismo, ho una stima immensa nei suoi confronti. Bisogna riconoscergli il merito di aver salvato il calcio a Reggio Calabria. Ha cercato di risollevare lo sport in città. Non ho avuto ancora modo di poter conoscere l’attuale presidente Luca Gallo ma il suo arrivo è coinciso con un rilancio al quale pochissimi credevano . Lui non è reggino ma ha abbracciato la causa della città, ha riacceso l’entusiasmo tra la tifoseria, ha investito tanto anche in questo momento storico che non facile. Mi auguro che la fortuna non gli volti mai le spalle.

La Reggina è ritornata in B dopo sei anni di assenza, ma la squadra reggina può puntare a grandi ambizioni anche per il futuro

La Reggina è tornata in B dopo anni di assenza e la squadra può puntare sicuramente a grandi ambizioni e me lo auguro. Bisogna essere consapevoli che tutto si costruisce per gradi, pian piano arrivano le cose. Faccio un in bocca al lupo al presidente, alla squadra ed alla città perchè lo meritano tutti. Dietro un progetto ambizioso deve esserci sempre una programmazione attenta e questo richiede del tempo. La città deve difendere la B anche perchè un ritorno ai tempi bui potrebbe essere fatale. Noi reggini viviamo di questo, è nel nostro DNA.

Maria Stella ha abbracciato anche un progetto politico, continuerai su questa strada?

Si, ho abbracciato questo progetto politico ed è stata un’esperienza utile quella delle comunali. Non ti nascondo che ho incassato anche qualche delusione che mi servirà per riflettere e crescere nella vita. Da tutto si deve imparare a trarre benefici e vantaggi.

Se dovessi cambiare in positivo una cosa a questa città, cosa cambieresti?

Ce ne sarebbero tante di cose ma sicuramente la priorità sarebbe garantire maggiore sicurezza. Punterei piu’ sulla cultura che darebbe anche maggiore lavoro ai cittadini che ormai vediamo andare via giorno dopo giorno per cercare futuro altrove. Curerei tutti quei servizi essenziali che mancano. Non è facile. Ancora sogno e ci spero.

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