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Montanelli non si tocca

“Montanelli non si tocca” parola del vicepresidente del consiglio Comunale di Firenze Emanuele Cocollini”.

Pubblicato il 14 Giugno, 2020

“Montanelli non si tocca” parola del vicepresidente del consiglio Comunale di Firenze Emanuele Cocollini”.  “Ci riconosciamo pertanto parola per parola nelle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Fucecchio Spinelli a difesa del suo illustre concittadino. E chiediamo al Sindaco di Firenze Nardella – che è anche Sindaco della Città Metropolitana – d’intervenire presso il suo collega Sala affinché venga fermata quella follia che vorrebbe smantellare la statua vergognosamente imbrattata. Qui – prosegue il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – non si tratta di Destra o di Sinistra, qui si tratta di agire tutti in nome del buonsenso e della ragione storica per fermare e condannare un fanatismo tanto più pericoloso in quanto ignorante”.

“Con la scusa del razzismo si intende dare addosso agli avversari politici ed a chi non la pensa secondo i canoni del politicamente corretto. Noi non ci stiamo e mi auguro che il Consiglio comunale di Firenze sappia elevare la propria voce a difesa di un principio di libertà tutelando il nome e la figura di un grande fiorentino. Con l’occasione vorrei ricordare che avevamo chiesto di cambiar nome ad una via di Firenze, anziché via Togliatti in via Montanelli, questa nostra richiesta ci è stata bocciata, invito tutti a riflettere su questo fatto: la sinistra che è tollerante con chi vuole cancellare simboli o figure legate alla tradizione liberal democratica non si fa scrupoli di difendere simboli o figure legate ai movimenti totalitari del ‘900.

“È questo doppiopesismo morale – conclude il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – che troviamo inaccettabile. Sarebbe un bel segnale se il Consiglio comunale decidesse d’intitolare uno spazio pubblico ad Indro Montanelli. In fondo, a Nardella ed alla sua maggioranza, chiediamo semplicemente di far propria la posizione di un loro collega e compagno di Fucecchio”.

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