« Torna indietro

Napoli, presidio contro la Rai per il caso Ghali. Manifestanti sanguinanti presi a manganellate: “Ci hanno attaccato senza motivo”

Pubblicato il 13 Febbraio, 2024

Continua la scia polemica lasciata da Sanremo, in particolare dopo le dichiarazioni di Ghali che ha voluto accendere i riflettori sulla guerra tra Israele e Palestina.

Nel mirino della critica ci è finito il comunicato letto da Mara Venier e scritto dall’ad Rai Roberto Sergio, che ha espresso solidarietà al popolo e agli ostaggi ebraici, senza però dire nulla sulle vittime palestinesi. Proprio l’assordante silenzio del comunicato sui palestinesi morti durante la guerra ha fatto imbestialire il pubblico social, e non solo.

Manifestanti sotto la sede Rai a Napoli

In mattinata si sono riuniti alcuni manifestanti sotto la sede Rai di viale Marconi, a Napoli, per protestare contro il comunicato della Rai. Il presidio è stato organizzato da Potere al Popolo e Rete per la Palestina, che hanno invocato lo stop al genocidio ed esibito cartelli con la scritta “IsRAIele”.

Alcuni manifestanti hanno indossato la maschera di Rich Ciolino, il pupazzo alieno comparso durante l’esibizione di Ghali sul palco dell’Ariston che, insieme a Dargen D’Amico, ha parlato senza paura del conflitto tra Israele e Palestina che sta causando molte morti.

Erano presenti circa 200 persone che hanno iniziato a protestare, ma poi la polizia ha reagito con cariche e manganellate e tra i manifestanti ci sono stati dei feriti.

Le parole di Luigi De Magistris

Alla manifestazione era presente anche l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che secondo quanto riferito da Open ha raccontato: “È partita una carica, due o tre feriti con la testa aperta e il sangue che colava. Brutto, sono turbato e molto”. De Magistris ha poi annunciato che il 25 febbraio si terrà al Palapartenope un concerto per Gaza con l’obiettivo di raccogliere fondi e inviare aiuti umanitari.

Anche il Movimento 5 Stelle si è detto molto preoccupato per quanto successo: “Le immagini che giungono da Napoli, dove all’esterno della sede Rai era stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese, sono sconcertanti. Dalle prime ricostruzioni la risposta delle forze dell’ordine ai manifestanti appare del tutto sproporzionata. La misura è colma. C’è un clima irrespirabile di regime”.

Gli esponenti pentastellati hanno quindi chiesto al ministro Matteo Piantedosi di “assumersi le responsabilità di quanto è avvenuto e chiarire cosa abbia reso necessaria una simile reazione”.

Lo sfogo di Flavia Carlini

Alla manifestazione ha partecipato anche Flavia Carlini, autrice e divulgatrice, che ha condiviso un video su Instagram dove con la voce rotta dal pianto ha raccontato cosa è successo: “Siamo stati manganellati brutalmente dalla polizia, eravamo 80, credo neanche 100. Si dirà che il presidio ha tentato di scavalcare i cancelli Rai ma è assolutamente falso. Sarebbe stato giusto se qualcuno ci avesse provato, ma nessuno di noi lo ha fatto.

La polizia ci ha manganellato solo perché ci eravamo fatti un pochino più avanti. Dozzine di persone con le facce piene di sangue, sono state picchiate da poliziotti in tenuta anti-sommossa”. A un certo punto il video si interrompe, ma la Carlini tra i commenti ha scritto: “Il video si interrompe mentre tento di dire che le persone affacciate dai palazzi della Rai ridevano. Ridevano”.

Il video è accompagnato da una didascalia che recita così: “Siamo appena stati manganellati a sangue dalla polizia a Napoli. Questo paese è la vergogna della democrazia”.

About Post Author