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Gli oligarchi russi traditi dai social di figlie e compagne

Pubblicato il 31 Marzo, 2022

Le indagini delle forze dell’ordine occidentali sono passate anche dai social delle donne vicine agli oligarchi. Grazie alle foto pubblicate da figlie e compagne è stato possibile individuare proprietà di lusso da mettere sotto sequestro.

Un esempio è la vicenda della mega imbarcazione Amore Vero che si dice essere di proprietà del magnate Igor Sechin, ex politico e amministratore delegato del colosso petrolifero russo Rosneft. Vice News riporta come sia stato il profilo Instagram della sua ex moglie a permettere di collegare il nome dal magnate allo yacht ormeggiato nella Riviera francese.

Lo si legge nel report investigativo a cui hanno lavorato insieme la testata russa indipendente Novaya Gazeta e la Occrp (Organized Crime and Corruption Reporting Project). Sechin ha negato di essere il proprietario dello yacht, citando in giudizio e vincendo una causa contra Novaya Gazeta. Il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire ha tuttavia dichiarato che il magnate sarebbe il principale azionista della società che risulta proprietaria dell’imbarcazione.

C’è poi il caso di Polina Kovaleva, che le forze dell’ordine britanniche dicono essere la figliastra del ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov (in foto), nata da una relazione extraconiugale. A seguire le vicende di Kovaleva, figlia di Svetlana Polyakova, compagna non ufficiale di Lavrov, sono stati i collaboratori del più noto oppositore politico di Putin, Alexei Navalny. Sui social hanno denunciato la paradossale situazione finanziaria della ragazza.

In teoria Kovaleva si presenta come nullatenente, ma il suo profilo Instagram – non più raggiungibile – restituisce un’altra immagine, tra gite in yacht e vacanze lussuose. Il Financial Times riporta come la ragazza sarebbe proprietaria di un appartamento di quasi quattro milioni e mezzo di sterline nel quartiere londinese di Kensington, acquistato nel 2016 all’età di 21 anni. La ragazza è così finita nella lista delle personalità sanzionate da Londra.

Un altro caso venuto a galla sempre grazie alla squadra di investigatori vicini a Navalny riguarda la modella bielorussa Anastasia Vashukevich e ha portato ad applicare sanzioni a Oleg Deripaska, fondatore di Basic Element, uno dei più grandi gruppi industriali russi.

Il team di Navalny ha fatto emergere immagini della ragazza insieme a Deripaska e a un viceministro russo durante una crociera nel 2016. L’imprenditore ha sempre negato di aver avuto rapporti con Vashukevich, ma nelle scorse settimane è finito nel mirino dell’amministrazione statunitense, che ha inserito diverse aziende a lui collegate tra quelle destinatarie delle sanzioni economiche per la guerra in Ucraina.

Vashukevich era già stata arrestata nel 2018 e nel 2019, in Thailandia e a Mosca, per reati legati alla prostituzione. In passato la ragazza aveva già dichiarato di essere in possesso di informazioni riguardanti Deripaska che confermerebbero la vicinanza dell’ex presidente Usa Trump Putin e i tentativi di Mosca di interferire con le elezioni americane del 2016. Vashukevich negò in seguito la veridicità di tali dichiarazioni, ma disse di essere stata istruita dalle autorità russe di “non dire niente su Deripaska”.        

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