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Omicidio di Cisterna, in una lettera il rimorso di Sodano: “Non volevo fare quello che ho fatto”

Dopo il tragico evento, Christian, giunto nell’appartamento vuoto, ha trovato rifugio nella scrittura, lasciando su carta i suoi pensieri più intimi

Pubblicato il 20 Febbraio, 2024

Un biglietto scritto da Christian, l’uomo responsabile dell’uccisione della madre e della sorella di Desyrèe, la sua compagna, rivela i turbamenti e i rimorsi dell’autore del duplice omicidio. La scoperta da parte degli investigatori nell’appartamento del quartiere Q4 a Latina, dove abita uno zio, e dove l’omicida si era rifugiato subito dopo i fatti,

Un Biglietto Carico di Emozioni

Dopo il tragico evento, Christian, giunto nell’appartamento vuoto, ha trovato rifugio nella scrittura, lasciando su carta i suoi pensieri più intimi. Sebbene non menzioni direttamente il suo nome, il riferimento a Desyrèe è chiaro. Nel biglietto, scritto in stampatello, forse quelle che avrebbero potuto essere le sue ultime parole: “Non volevo fare quello che ho fatto”, parole che lasciano trasparire il peso dell’irreparabile gesto compiuto.

Un Contesto di Sofferenza

La tragedia si inserisce in un contesto personale complesso, segnato da traumi passati da Christian. Parole che sembrano un addio e che fanno seguito a quelle dette, a voce, pochi minuti prima di scrivere queste alla ex Desirèe, poco dopo gli omicidi, e riportate agli inquirenti dalla stessa ragazza: “Ha poggiato la pistola sul letto e mi ha chiesto di ucciderlo, perché lui non ci riusciva…”.

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