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Matteo Verdesca e Donatella Miccoli in una immagine tratta dal profilo Facebook dell'uomo. Una donna di 38 anni, Donatella Miccoli, è stata uccisa con una coltellata da suo marito che al momento è ricercato. L'omicidio è avvenuto la scorsa notte nella loro abitazione a Novoli (Lecce), poco prima delle 2. A quanto si apprende, in casa non c'erano i loro figli che sarebbero stati portati dal marito a casa della nonna. Il nome del marito in fuga è Matteo Verdesca. Ieri sera Donatella, suo marito e i loro figli sono stati visti insieme in piazza per la festa di San Luigi. Secondo prime testimonianze, i vicini di casa li avrebbero sentiti litigare. Le ricerche del marito sono in corso anche con l'ausilio di un elicottero. FACEBOOK MATTEO VERDESCA

Omicidio-suicidio di Novoli, l’autopsia e la fiaccolata in onore di Donatella. Domani i funerali

Pubblicato il 23 Giugno, 2022

Novoli, l’intera comunità salentina, ma tutta Italia in generale si appresta a dare l’ultimo saluto a Donatella e Matteo. Ancora sotto choc per la tragedia avvenuta tra sabato notte e domenica mattina, quando Matteo Verdesca, 38enne originario di Veglie, ha ucciso con quattro coltellate, intorno alle due di notte, la moglie, quasi 39enne, Donatella Miccoli, nella loro camera da letto, all’interno della loro abitazione. Dopo aver passato la serata insieme ai loro due bimbi, rispettivamente di sette e due anni, alle giostre durante la festa del paese, i due sono rincasati. Una storia su Instagram di lei, un commento ed il finimondo. Il battibecco che ha fatto traboccare un vaso già colmo dai litigi che i due facevano continuamente, soprattutto, a quanto pare, a causa della gelosia ossessiva di lui. Poi, intorno all’1.40, Matteo perde la testa e si passa dal litigio furioso, alle sei coltellate.

Da lì, la fuga di Matteo, che fa perdere le proprie tracce a bordo della Renault Clio di proprietà della moglie, è la chiamata alla madre, nella sua casa natale a Veglie: “Mamma, ho fatto un casino. Prendi i bimbi, mi uccido”. Dall’1.40 si passa alle 5 del mattino, orario in cui, secondo gli investigatori si sarebbe dato fuoco. In mezzo a quel vuoto di tre ore e mezza circa, il vagare nel nulla, tutta l’inquietudine di un uomo che sa di averla fatta grossa e che indietro non si torna più. In questi giorni la scoperta dei cellulari dei due spariti, probabilmente bruciati insieme al corpo di Matteo, le indagini, i bambini affidati ai quattro nonni che hanno raccontato di come i loro amati genitori avessero il Covid e quindi devono stare lontani. Poi, la fiaccolata di ieri sera a Novoli in onore di Donatella, la disperazione e lo choc di una comunità che ancora fa fatica a crederci.

La salma di Donatella, intanto, torna a Novoli dopo l’esame autoptico eseguito questa mattina al Fazzi dal medico legale Vaglio. Le risultanze saranno disponibili nei prossimi giorni e saranno affidati agli organi inquirenti. Da una prima ricostruzione, però, sembrerebbe che l’autopsia abbia svelato che le coltellate siano state sei, e non quattro come si pensava inizialmente, e che la quarta sia stata quella mortale, quella sferrata alla gola. Ora, il feretro della donna sosterrà presso la Casa del Commiato a Novoli, a pochi metri dalla chiesa di Sant’Antonio Abate. Domani, intorno alle 17, i funerali presso la chiesa matrice di Novoli intitolata a Sant’Andrea Apostolo. Rito funebre a cui parteciperà tutto il clero novolese, sarà sicuramente affollato di tanta gente, parenti, amici o semplici conoscenti che vorranno porgere l’ultimo saluto alla povera donna, e sarà officiato dal vescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia. Sempre domani, e sempre alle 17, intanto, si svolgeranno a Veglie anche i funerali di Matteo, presso la chiesa della Madonna di Lourdes.

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