Pubblicato il 15 Giugno, 2020
Imponente operazione antidroga quella in atto dalle prime ore di oggi da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Frosinone.
Coinvolte diverse persone, finite agli arresti su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di “associazione a delinquere finalizzata al traffico e alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. Tredici in totale gli arrestati (5 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 1 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
Le indagini, avviate nel gennaio 2017, hanno permesso di fare luce su un’organizzazione criminale responsabile del traffico e dello spaccio di ingenti quantitativi di droga, che operava nella provincia di Frosinone (in particolar modo nei comuni di Frosinone, Ferentino, Anagni, Alatri e Veroli) e nella periferia sud di Roma. Una associazione guidata da pregiudicati di cittadinanza albanese in combutta con cittadini italiani (del sodalizio fa parte anche un cittadino marocchino), particolarmente abili nel riuscire ad eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Lo stupefacente veniva approvvigionato grazie a canali della criminalità romana e dopo essere stato “stoccato”, veniva suddiviso in dosi ed immesso al dettaglio tramite una fitta rete di spacciatori in grado di rifornire anche a domicilio gli acquirenti della Ciociaria.
Nel corso delle indagini sono state già tratte in arresto 15 persone in flagranza di reato, 56 deferite in stato di libertà e 60 assuntori segnalati all’Autorità Amministrativa (ex. art.75 DPR 309/1990).
Sotto sequestro 355mila euro in contanti e circa 8 chilogrammi di sostanza stupefacente (cocaina, hashish e marijuana), che – una volta tagliata – avrebbe fruttato circa 50mila dosi per un giro di affari di circa 1 milione di euro.
Per l’esecuzione del provvedimento sono impiegati 70 militari del Comando Provinciale di Frosinone.
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