Giunge a un nuovo sviluppo il processo riguardante l’operazione Caramelle, condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo la scorsa settimana e che ha visto indagati il funzionario della Protezione Civile regionale Luigi De Luca, Paolo Magro, e l’imprenditore messinese Sebastiano Grillo.
Proprio loro tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari, anche se le telecamere dentro la stanza del funzionario regionale, secondo quanto detto dai magistrati, avrebbero ripreso l’imprenditore mentre passava i soldi nascosti in una alcuni pacchetti di caramelle.
Intanto le indagini vanno avanti perché sulle chat di Whatsapp del telefono cellulare del dipendente della Protezione Civile sono state intercettate delle conversazioni con altri imprenditori, due dei quali catanesi, finiti sotto inchiesta per la Procura della Repubblica di Catania.
Al momento per i due arrestati il giudice per le indagini preliminari ha confermato i domiciliari, ma il difensore di Luigi De Luca e di Bartolomeo Romano ha presentato un ricorso al Tribunale del Riesame.
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