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Pari opportunità, approvato a Montebelluna il nuovo Piano triennale delle azioni positive

Pubblicato il 14 Febbraio, 2022

Sempre più donne nelle posizioni apicali

14.2.2022 – Il Comune di Montebelluna ha approvato in questi giorni il Piano triennale di azioni positive 2022-2024 previsto dall’articolo 48 del decreto legislativo n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna) e disciplinato dalla direttiva n. 2/2019 “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati unici di garanzia nelle amministrazioni pubbliche” emanata nel giugno 2019 dal Ministero della funzione pubblica.

Il Piano individua misure specifiche per eliminare in un determinato contesto le forme di discriminazione eventualmente rilevate.

Obiettivi generali delle azioni sono garantire pari opportunità nell’accesso al lavoro, nella progressione di carriera, nella vita lavorativa, nella formazione professionale e nei casi di mobilità; promuovere il benessere organizzativo e una migliore organizzazione del lavoro che favorisca l’equilibrio tra tempi di lavoro e vita privata; promuovere all’interno dell’amministrazione la cultura di genere e il rispetto del principio di non discriminazione.

La direttiva, per raggiungere gli obiettivi che si propone, prevede cinque linee di azioni a cui si devono attenere le amministrazioni pubbliche.

AZIONE 1 PIANI TRIENNALI DI AZIONI POSITIVE

Il Piano triennale delle azioni positive sarà aggiornato a fine 2022/inizio 2023.

AZIONE 2 RAFFORZAMENTO DEI COMITATI UNICI DI GARANZIA E CONTRASTO ALLE DISCRIMINAZIONI

L’amministrazione, costituirà un nuovo C.U.G. in considerazione della cessazione del rapporto di

lavoro di un componente di parte sindacale, avvenuta ad inizio 2021 e al pensionamento del Presidente del C.U.G. che si verificherà a febbraio 2022.

AZIONE 3 FORMAZIONE E DIFFUSIONE DEL MODELLO CULTURALE IMPRONTATO ALLA PROMOZIONE DELLE PARI OPPORTUNITA’ E ALLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO

L’accrescimento del modello culturale sempre all’attenzione dell’Amministrazione e del C.U.G: l’amministrazione continuerà a porre particolare attenzione ai temi che ne consentono lo sviluppo.

AZIONE 4 POLITICHE DI RECLUTAMENTO E GESTIONE DEL PERSONALE

L’amministrazione garantisce pari opportunità ai candidati dei concorsi e a quanti abbiano chiesto di collaborare a vario titolo con il Comune.

AZIONE 5 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

La nuova amministrazione ha intenzione di procedere ad una riorganizzazione, che si prevede avvenga nel primo semestre 2022; nell’ultima parte dell’anno si provvederà, quindi, a rilevare nuovamente lo stato del benessere organizzativo (come già fatto nel 2021) tramite la somministrazione di un nuovo questionario, così da poter verificare l’effettivo miglioramento dell’organizzazione lavorativa.

Spiega l’assessore alle Pari opportunità, Maria Bortoletto : “Il Piano delle azioni positive trova il suo fondamento nella disciplina europea e risulta interessante perchè valorizza la sinergia – anche nel settore pubblico – del lavoro tra donna e uomo.

Il Piano triennale è stato elaborato dal nostro ufficio del personale ed interessante è anche la ricerca statistica eseguita sul personale del Comune di Montebelluna che evidenzia che il numero delle dipendenti donne supera quello dei dipendenti maschi, peraltro le donne occupano posizioni per lo più apicali.

In buona sostanza, la complementarietà tra uomo e donna rappresenta una grande risorsa anche in ambito lavorativo”.

Aggiunge il sindaco, Adalberto Bordin : “La composizione dell’organico dell’ente comunale riflette una tendenza che, grazie al cielo, si sta sempre più diffondendo nella Pubblica amministrazione, ma non solo. Anzi, a Montebelluna, nel nostro Comune da diversi anni le donne sono sempre più numerose, anche nei ruoli apicali.

E’ una tendenza che riflette anche quella a livello amministrativo: non è un caso che all’interno della nostra giunta e del consiglio comunale la componente femminile sia particolarmente spiccata”.

Dati

Al 31 dicembre 2021 nel Comune si contano 161 dipendenti, 91 dei quali donne (56,52%) e 70 uomini (43,48%), di questi la maggioranza sono dipendenti di categoria C (76 totali di cui 26 uomini e 40 donne), 42 categoria D (di cui 14 uomini e 28 donne), 2 i dirigenti, un segretario e 40 tra categoria A e B.

Rispetto al tempo di impiego il 95,% degli uomini svolge tempo pieno contro il 75,82% delle donne. Una donna su quattro svolge tempo part time superiore o uguale al 50% (24,18%) mentre nessuna sotto il 50%.

Rispetto alle posizioni di responsabilità vi è un sostanziale equilibrio: le 12 posizioni organizzative sono ricoperte equamente tra uomini e donne (6 e 6) e le specifiche responsabilità sono attribuite a 4 uomini e 3 donne.

Anche la retribuzione media netta delle varie categorie non è molto influenzata dal genere con lievi scarti in aumento o in difetto a favore o sfavore dell’uno o l’altro genere. Mediamente le donne di categoria A e D ottengono una retribuzione annua leggermente superiore degli uomini di pari categoria.

Interessante anche il dato sulle richieste di permesso: le donne prediligono richieste permessi giornalieri (27,50% contro 20,77% degli uomini) mentre gli uomini quelli orari (79,23% contro il 35% delle donne) mentre sono 120 i permessi giornalieri per congedi parentali fruiti dalle donne e zero dagli uomini

Quanto alla formazione c’è abbastanza equilibrio: 537 sono le ore di formazione fruite dalle donne contro le 588 da parte degli uomini.

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