Ne parla oggi il Messaggero Veneto: da quattro anni venerdì parte da Napoli e arriva a Pordenone. Poi prende servizio all’Isis Mattiussi-Pertini. Dove lavora sei ore a settimana. Poi riparte per il capoluogo della Campania. Dove arriva la domenica mattina.
Salvatore ha un contratto da precario che scade il prossimo 30 giugno. Guadagna 200 euro al mese, che investe nelle spese di trasporto. E intanto accumula punti per cercare di diventare di ruolo. Secondo i suoi calcoli dovrebbe succedere l’anno prossimo.
La sua storia quindi è molto diversa da quella di Giugliano (in realtà si chiama così e non “Giuliano”). E nel suo caso i conti, invece, tornano.
E Sorrentino dice di avere sorriso quando ha sentito il racconto della collega pendolare che si sposta da Napoli a Milano.
Qualche volta anche lui non ce la fa: “Se me la vedo brutta chiedo ospitalità a un collega a Cordenons per riposare qualche ore il venerdì notte. Succede quando arrivo a destinazione con qualche ora di anticipo. In questo caso le spese aumentano di 25 euro”.
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